ninu smart perfume

Al CES 2022 con NINU anche lo Smart Perfume

Il CES nel corso degli anni ci ha abituato ad invenzioni ed innovazioni stravaganti. Quest’anno abbiamo visto anche dispositivi utili, come MedWand che permette di eseguire diagnosi mediche anche online, fino all’auto che cambia colore di BMW. Ma dalla Slovenia (con design italiano) ecco NINU, il primo Smart Perfume.

Ninu permette agli utenti di personalizzare le fragranze in base al proprio mood, ed è in grado di creare 100 profumi in una bottiglia attraverso un’app dotata di Intelligenza Artificiale. Non manca però in ecologia, grazie alla possibilità

NINU Smart Perfume, dalla Slovenia il profumo personalizzabile è smart

Il prodotto consiste in un flacone spry ad azionamento elettronico. Si connette via Bluetooth attraverso un’app compatibile con iOS/Android. All’interno del flacone ci sono tre cartucce separate da 25 ml, contenenti basi diverse, ma complementari. Una volta azionato il sistema è in grado di creare dozzine di varietà di profumi, anche di diversa intensità. Maggiore sarà il volume, più saranno le opzioni. Ad esempio con solo tre gocce si avranno “solo” più di cento opzioni.

NINU può tenere traccia delle proprie preferenze, dell’ora e del meteo, attraverso l’Intelligenza Artificiale, ed è in grado di suggerire i profumi adeguati a seconda della giornata. Secondo quanto riferito dall’azienda, l’utente può scegliere manualmente la fragranza in modo che sia abbinato all’occasione o all’abito. Le miscele sono state predefinite da un team di maestri profumieri, guidati dal milanese Dominique Moellhausen.

La bottiglia di NINU Smart Perfume può essere sostituita e le cartucce riciclate, inoltre le fragranze sono, a detta dell’inventore, sostenibili. Il dispositivo può essere già preordinato, con spedizioni previste a partire da giugno 2022. Tre i set disponibili, per uomo, donna o unisex. Le varie fragranze potranno essere scoperte tramite QRCode o dal display del telefono.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.