oplus_1114129

Recensione Nothing Headphone (1): belle e funzionali

Nella presentazione di Nothing a luglio, insieme al nuovo Phone (3), sono arrivate anche le prime cuffie over-ear del marchio: le Nothing Headphone (1). Un debutto importante, realizzato in collaborazione con KEF, storico brand britannico specializzato in audio hi-fi, che porta nelle mani dell’azienda di Carl Pei un know-how sonoro di oltre 60 anni. Il risultato è un prodotto che punta a unire design iconico, materiali premium e resa acustica di livello elevato.

Confezione

La confezione delle Headphone (1) riflette l’impostazione stilistica di Nothing: minimalismo e attenzione ai dettagli. Al suo interno si trovano le cuffie, la custodia rigida (abbastanza ingombrante, quindi più adatta a chi viaggia con zaino che non a tasche o borse compatte), un cavo USB-C, un jack da 3,5 mm (audio lossless di Spotify, a noi!) e la manualistica. La scelta di una custodia di dimensioni generose garantisce protezione, ma penalizza un po’ la portabilità quotidiana.

Design e comfort delle Headphone (1)

Le Headphone (1) colpiscono per l’estetica trasparente e l’alluminio sagomato che dona solidità senza appesantire troppo il corpo. Con 329 grammi di peso, non gravano sulla testa, risultando comode anche in lunghe sessioni. Il problema, semmai, è nell’indossarle a lungo: dopo circa due ore le orecchie iniziano a sudare e a fare male, soprattutto se si portano occhiali. La pressione è tale che alla lunga si preferiscono le lenti a contatto. Non sono fastidiose per il peso, quanto per la sensazione di avere i padiglioni addosso troppo a lungo. In giro al collo risultano scomode, complici dimensioni e rigidità dell’archetto. Per l’uso quotidiano, dunque, si percepisce un compromesso tra solidità costruttiva ed ergonomia.

Non sono prive di difetti, però: il design lucido è suscettibile alle ditate, mentre il colore scuro attira polvere e sporcizia, per cui sarà necessario pulirle di tanto in tanto. Inoltre la posizione dei controlli è scomoda, perché posizionati nella parte posteriore della cuffia destra. Potenzialmente fastidioso per i mancini, scomodo per i destrorsi.

Qualità audio e tecnologia

Il cuore dell’esperienza è il sistema audio messo a punto con KEF. I driver dinamici da 40 mm, con diaframma rivestito in PU e componenti nichelati, restituiscono un suono ampio, dettagliato e con bassi profondi, anche se ci aspettavamo qualcosa di più. Le cuffie supportano Hi-Res Audio, codec LDAC e riproduzione fino a 24 bit/96 kHz. La resa generale è bilanciata: voci naturali, alti puliti, medi ben calibrati. Lo Spatial Audio con tracciamento della testa funziona bene, ma non risulta una funzione imprescindibile: è più un plus che un elemento centrale dell’ascolto.

oplus_11534336

Funzionalità smart e interazione

L’interazione passa da tre comandi fisici distintivi: Roller, Paddle e Button. Una soluzione che Nothing ha reso centrale, in alternativa ai soliti controlli touch. All’inizio serve tempo per abituarsi e ricordare la disposizione, che è scomoda e posta nella parte posteriore della cuffia destra. Una volta imparati, i comandi risultano comodi e intuitivi.Tra le funzioni software, Channel Hop è utile per saltare rapidamente da un’app audio all’altra: una comodità più che una necessità. L’app Nothing X invece si rivela un punto forte: l’equalizzatore a 8 bande consente un’ampia personalizzazione e permette di cucirsi addosso un profilo sonoro su misura.

Chiamate e cancellazione del rumore

Le chiamate sono gestite da un sistema ENC a 4 microfoni con AI, addestrato su milioni di scenari. Nei test quotidiani, anche in ambienti rumorosi o ventosi, la voce è sempre arrivata chiara e senza lamentele da parte degli interlocutori. La cancellazione attiva del rumore adattiva (ANC) è uno dei punti più convincenti: funziona bene, soprattutto nella modalità adattiva, che regola in automatico il livello in base al contesto. La modalità trasparenza è altrettanto efficace e rende l’esperienza d’uso versatile, in città come in ufficio.

Connettività e codec

La connettività si affida al Bluetooth 5.3, stabile e con supporto alla doppia connessione, utile per passare da smartphone a laptop senza interruzioni. Non mancano Google Fast Pair e Microsoft Swift Pair per l’accoppiamento rapido. In alternativa, le cuffie possono essere usate con jack da 3,5 mm o via USB-C. La compatibilità è garantita sia con Android che con iOS. Per gestire il dispositivo è necessaria l’app Nothing X, da cui si potrà anche personalizzare l’ascolto con l’equalizzatore.

Autonomia e ricarica

La batteria è uno degli aspetti che più colpisce. In utilizzo reale, dopo circa 15 ore di ascolto continuato la carica era ancora al 50%, a conferma di un’autonomia quasi interminabile. Con ANC attivo si arriva fino a 35 ore, mentre senza cancellazione si toccano le 80 ore. La ricarica completa richiede circa due ore, ma con soli 5 minuti si ottengono fino a 5 ore di riproduzione. Una gestione energetica che rappresenta uno dei veri punti forti delle Headphone (1).

Conclusioni

Le Nothing Headphone (1) rappresentano un debutto solido nel segmento over-ear. Hanno un design riconoscibile, curato e distintivo, una qualità sonora superiore grazie alla collaborazione con KEF e un’autonomia che spicca nella categoria. I comandi fisici sono ben pensati ma richiedono abitudine, mentre le funzioni smart arricchiscono l’esperienza senza mai sovraccaricarla. Sul fronte comfort, emergono limiti concreti: con gli occhiali diventano fastidiose sin da subito, e i padiglioni possono far sudare le orecchie. La custodia, inoltre, è ingombrante e limita la praticità fuori casa. In positivo restano l’eccellente autonomia, la personalizzazione via app e una resa audio convincente. Proposte a 299 euro, le Headphone (1) si posizionano nella fascia premium accessibile, con un mix di estetica, tecnologia e autonomia che le rende un’opzione competitiva e interessante, pur con qualche compromesso da accettare.

In breve

Aiutaci a crescere: lasciaci un like :)

Le notizie tech prima di tutti? Nella nostra newsletter!

* indicates required
Accettazione privacy

Intuit Mailchimp

Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.