Le notizie tech del 20 settembre: OpenAI punta su ex Apple per i device; il futuro di TikTok negli Usa è appeso a un filo

Il panorama tecnologico di oggi si muove tra nuove ambizioni e tensioni geopolitiche. Da un lato, OpenAI accelera i suoi piani hardware arruolando talenti direttamente da Apple e stringendo accordi per la produzione dei primi dispositivi, attesi tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Dall’altro, il presidente Trump rivendica un’intesa con Xi Jinping sul futuro di TikTok negli Stati Uniti, in un contesto che intreccia politica interna e interessi economici miliardari.

Accanto a queste notizie di primo piano, la giornata porta aggiornamenti che spaziano dall’aumento dei prezzi delle console Xbox, alle nuove valutazioni record per xAI, passando per le mosse di Meta, Nvidia, SoftBank e altre realtà protagoniste dell’ecosistema globale. L’intelligenza artificiale resta al centro del dibattito, tra investimenti colossali e rischi di sicurezza.

OpenAI pesca da Apple per i suoi primi dispositivi

Secondo diverse fonti, OpenAI ha intensificato il reclutamento di ingegneri e designer provenienti da Apple, in particolare dalle aree di hardware, supply chain e progettazione. L’obiettivo è preparare il terreno per il debutto dei primi prodotti fisici, con una finestra di lancio fissata tra fine 2026 e inizio 2027.

Le indiscrezioni parlano di prototipi che spaziano da occhiali intelligenti a un registratore vocale digitale fino a un dispositivo indossabile in stile “pin”. L’azienda avrebbe già siglato un accordo con Luxshare per l’assemblaggio di almeno uno di questi progetti, segnando un passo concreto verso la trasformazione da realtà software a player hardware di rilievo.

TikTok tra Washington e Pechino

Il presidente Donald Trump ha lasciato intendere che Xi Jinping abbia dato un via libera preliminare a un accordo per la cessione delle attività statunitensi di TikTok, senza tuttavia chiarire i dettagli. Da mesi il Congresso e la Casa Bianca spingono per un disimpegno di ByteDance, proprietaria cinese della piattaforma, con la minaccia di chiusura nel caso in cui la vendita non vada a buon fine.

Secondo indiscrezioni, gli investitori americani coinvolti nella trattativa sarebbero pronti a pagare una tassa di diversi miliardi di dollari all’amministrazione statunitense per coprire i costi negoziali. Una mossa che sottolinea quanto la vicenda sia diventata un banco di prova per le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Cina.

Nuova tassa per i visti H-1B

Trump ha firmato una proclamazione che introduce una tassa annuale di 100.000 dollari per ogni visto H-1B, con conseguenze dirette sul settore tecnologico. Mentre la Casa Bianca parla di un passo necessario per tutelare i lavoratori americani, startup e investitori denunciano un freno all’innovazione, poiché solo le grandi aziende possono sostenere cifre simili.

Le reazioni oscillano tra chi vede nella misura un argine ad abusi sistemici e chi invece teme un ulteriore squilibrio competitivo. A pagare il prezzo più alto potrebbero essere proprio le piccole imprese, tradizionalmente più agili ma meno capaci di assorbire costi imprevisti di questa portata.

Cybercrime e giustizia internazionale

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha incriminato un adolescente britannico ritenuto legato al gruppo Scattered Spider, accusato di oltre 120 attacchi informatici. Parallelamente, le autorità del Regno Unito hanno formalizzato accuse per l’hack che ha colpito Transport for London, segnalando una collaborazione crescente tra Paesi nella lotta alla criminalità informatica.

Il caso rimarca la complessità di contrastare gruppi sempre più sofisticati e internazionali, capaci di colpire infrastrutture critiche e aziende di primo piano. Un fenomeno che mette sotto pressione sia gli apparati investigativi sia le stesse aziende, costrette a rafforzare i propri sistemi di difesa.

Il commento di Adam Meyers, Head of Counter Adversary Operations, CrowdStrike: “Gli arresti dei membri di SCATTERED SPIDER rappresentano un duro colpo per uno dei più pericolosi gruppi di eCrime attualmente attivi. Dalla sua comparsa nel 2022, SCATTERED SPIDER ha condotto campagne di ransomware ed estorsione sempre più aggressive colpendo diversi settori. Questa azione coordinata delle forze dell’ordine probabilmente indebolirà nel breve termine le operazioni di SCATTERED SPIDER. Ancora più importante, lancia un messaggio chiaro: i criminali informatici che ricorrono a estorsioni aggressive e provocano gravi disagi non sono affatto fuori portata. Ma non si tratta semplicemente di arresti – questa azione dimostra l’impatto che può avere una forte collaborazione tra settore pubblico e privato – quando forze dell’ordine e settore privato condividono informazioni e agiscono con decisione possiamo interrompere operazioni che stanno causando seri danni alle imprese a livello globale”.

Xbox aumenta i prezzi

A partire dal 3 ottobre, Microsoft aumenterà i prezzi delle console: Xbox Series X salirà a 649,99 dollari (più 50 dollari), mentre Series S arriverà a 399,99 dollari (più 20). L’azienda giustifica la scelta con i cambiamenti nello scenario macroeconomico, ma la decisione rischia di pesare su una base di utenti già attenta ai costi.

Il rincaro avviene in un momento delicato per l’industria del gaming, tra ritardi nelle produzioni, calo delle vendite fisiche e crescente spostamento verso l’abbonamento digitale. Una dinamica che apre interrogativi sul futuro equilibrio tra hardware e servizi.

xAI tra record e caos

La società fondata da Elon Musk, xAI, ha raccolto 10 miliardi di dollari a una valutazione post-money di 200 miliardi. L’operazione segue un altro round simile avvenuto poche settimane fa, che già aveva portato la valutazione a 150 miliardi.

Nonostante il successo finanziario, il clima interno resta agitato: alcuni ricercatori hanno lasciato l’azienda denunciando la scelta di puntare su prodotti mediatici a scapito della ricerca scientifica. Intanto Musk ha dichiarato che Grok, il chatbot di punta, conta già 64 milioni di utenti mensili, a fronte dei 700 milioni settimanali vantati da OpenAI per ChatGPT.

Meta e i suoi occhiali “inceppati”

Durante le dimostrazioni live dei nuovi smart glasses, Meta ha dovuto affrontare problemi tecnici imbarazzanti. Secondo il CTO dell’azienda, le difficoltà sarebbero state causate da un attacco DDoS involontariamente autoindotto e da un bug che ha addirittura mandato in standby gli occhiali di Mark Zuckerberg.

L’episodio, seppur circoscritto, solleva interrogativi sulla stabilità del software alla base di prodotti che ambiscono a diventare il nuovo punto di contatto tra utenti e intelligenza artificiale. Meta dovrà ora lavorare per riconquistare fiducia e credibilità.

Nvidia investe nelle auto autonome britanniche

Nvidia è in trattative avanzate per investire 500 milioni di dollari nella startup londinese Wayve, specializzata in guida autonoma. L’operazione rientra in un impegno più ampio da 2 miliardi di sterline per sostenere le realtà innovative nel Regno Unito.

Per Nvidia si tratta di un ulteriore tassello nella strategia di espansione oltre i chip, con l’obiettivo di presidiare un settore destinato a diventare cruciale nel prossimo decennio. Per Wayve, invece, l’ingresso di un partner di tale calibro potrebbe garantire risorse decisive per la crescita e l’industrializzazione delle proprie soluzioni.

SoftBank riduce il Vision Fund

SoftBank ha annunciato un ridimensionamento del Vision Fund, con tagli che riguarderanno circa il 20% del personale. La decisione arriva in un momento in cui l’azienda sposta risorse verso nuove scommesse legate all’intelligenza artificiale negli Stati Uniti.

La mossa riflette un cambio di priorità: meno diversificazione e più concentrazione su pochi progetti ad alto potenziale, seguendo la visione del fondatore Masayoshi Son. Un segnale che sottolinea la crescente centralità dell’AI nelle strategie di investimento globali.

Neuralink accelera sugli impianti cerebrali

Neuralink ha annunciato che a ottobre partirà un nuovo trial clinico negli Stati Uniti, con l’obiettivo di testare un impianto cerebrale capace di tradurre i pensieri in testo. L’azienda punta a rendere disponibile la tecnologia entro il 2030, aprendo scenari radicali nel campo delle interfacce cervello-computer.

Parallelamente, la Cina sta sostenendo la crescita di startup come BrainCo, in un settore che secondo le stime vale già 450 milioni di dollari e cresce del 20% all’anno. Un terreno destinato a diventare competitivo anche a livello geopolitico.

Apple spinge sull’iPhone 17 entry-level

Le forti pre-ordinazioni hanno spinto Apple a chiedere ad almeno due fornitori di incrementare la produzione giornaliera di iPhone 17 nella versione base di oltre il 30%. Un segnale che il nuovo iPhone 17 conferma l’appeal della nuova gamma anche nelle varianti meno costose.

Il successo commerciale potrebbe riequilibrare i risultati di Cupertino in un momento in cui il mercato degli smartphone attraversa una fase di saturazione. La scelta strategica di puntare su modelli entry-level si rivela quindi decisiva per mantenere alta la competitività globale.

Altre notizie in breve

Tra gli altri sviluppi della giornata spiccano il lancio da parte dell’MI6 di un portale sul dark web per comunicazioni sicure con possibili informatori russi, il sequestro di oltre 40 milioni di dollari in criptovalute da parte delle autorità canadesi dopo lo stop a TradeOgre, e l’annuncio di Xiaomi di un nuovo aggiornamento software per 115.000 veicoli elettrici SU7, destinato a risolvere problemi legati all’assistenza alla guida.

Sul fronte consumer, Lingokids ha raccolto 120 milioni di dollari per espandere la propria piattaforma educativa interattiva, mentre un approfondimento ha mostrato come Apple collaudi le connettività dei suoi Apple Watch in ambienti altamente controllati.

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