Con l’avvicinarsi del Black Friday, Aicel – Associazione italiana commercio elettronico – richiama i merchant italiani a un’applicazione rigorosa della direttiva Omnibus (UE 2019/2161) e a un approccio più maturo alle strategie promozionali. Al centro, il Codice di condotta del commercio elettronico depositato dall’associazione al Mimit, che ribadisce principi di trasparenza, correttezza e fiducia come basi per la competitività delle PMI nel mercato digitale.
Nel 2024, secondo i dati Codacons, il Black Friday ha generato oltre 4 miliardi di euro di acquisti in Italia, con l’86% dei consumatori impegnato nella ricerca di offerte online. Ma dietro il successo dei numeri si nasconde un tema critico: garantire che le promozioni rispettino la normativa e non alimentino pratiche scorrette.
Prezzi chiari, fiducia duratura
La direttiva Omnibus impone ai venditori di indicare il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti una riduzione, per evitare “sconti fittizi” che falsano la percezione dei consumatori. “La trasparenza sui prezzi non è solo un obbligo di legge, ma un imperativo etico”, sottolinea Andrea Spedale, presidente di Aicel. “Abbiamo tradotto questo principio nel nostro Codice di condotta, invitando tutti i professionisti del settore a operare nel pieno rispetto delle regole nazionali e internazionali. Solo così l’e-commerce potrà crescere in modo solido ed equo.”
Il 28 ottobre segna un passaggio importante: i prezzi praticati in questa data costituiranno il riferimento per verificare la liceità degli sconti durante il Black Friday del 28 novembre. Un dettaglio tecnico che mette alla prova la conformità delle strategie commerciali e la credibilità dei merchant.
Oltre lo sconto: qualità, servizio e sostenibilità
Aicel invita inoltre le imprese a spostare il baricentro della competizione. “Non si compete solo sul prezzo, ma sulla qualità del servizio, l’efficienza logistica e la relazione con il cliente”, prosegue Spedale. “In un calendario promozionale ormai saturo – tra Prime Day, saldi e festività – ogni impresa deve saper valorizzare ciò che la rende unica.”
Un messaggio rivolto soprattutto alle piccole e medie imprese italiane, spesso schiacciate dalla pressione dei grandi marketplace e bisognose di strumenti per tutelare la marginalità senza sacrificare la trasparenza.




































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