Perché le criptovalute stanno crollando?

Il 29 agosto 2025 il mercato delle criptovalute ha registrato un forte ribasso. Bitcoin è sceso fino a quota 111.000 dollari, mentre Ethereum ha toccato i 3.600 dollari. Una perdita che ha scosso investitori e trader, alimentando dubbi sulla tenuta del mercato. Le ragioni di questa flessione non sono univoche, ma derivano da un mix di fattori tecnici e macroeconomici.

Il peso delle opzioni in scadenza

Oggi sono scadute opzioni su Bitcoin ed Ethereum per un controvalore di 13,8 miliardi di dollari. Questi eventi amplificano spesso la volatilità, perché molti operatori chiudono o ribilanciano le proprie posizioni nello stesso momento. La pressione ribassista ha avuto un impatto diretto sul prezzo, innescando vendite a catena.

L’inflazione e i tassi della Fed

Un altro elemento che pesa sul mercato è l’attesa per i dati sull’indice PCE, uno degli indicatori più seguiti dalla Federal Reserve per decidere la politica monetaria. Tassi di interesse elevati riducono l’appeal delle criptovalute, che non offrono rendimenti passivi. L’incertezza economica globale contribuisce ad alimentare prese di profitto e movimenti difensivi.

Fiducia in calo

Gli analisti segnalano un crollo del Bull Score Index, l’indicatore che misura il livello di ottimismo degli investitori sulle criptovalute. Un mercato che in pochi giorni passa dall’euforia al timore mette in luce la fragilità del sentiment e la dipendenza da fattori esterni, come decisioni politiche e scadenze tecniche.

Il quadro complessivo

Il calo odierno non sembra essere il frutto di un singolo evento isolato, ma piuttosto di un insieme di spinte: scadenze tecniche, dati macroeconomici e sentiment instabile. Una fase che conferma quanto le criptovalute restino un asset ad alta volatilità, esposto a oscillazioni improvvise.

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