Un recente caso solleva dubbi sull’autenticità di alcuni progetti virali sulla piattaforma pump.fun, dove token apparentemente spontanei raggiungono rapidamente capitalizzazioni milionarie. Ma cosa succede davvero dietro le quinte?
Due screenshot, uno tratto dal canale pump.fun dedicato al token “plutopanda”, l’altro dalla piattaforma SproutGigs, sembrano offrire uno sguardo inedito su una pratica sempre più diffusa ma raramente documentata: il coinvolgimento di freelance pagati per commentare positivamente su specifici progetti crypto, allo scopo di stimolare interesse e attirare nuovi investitori.
Commenti incentivati per creare hype
Nel dettaglio, SproutGigs (una piattaforma di micro-lavoro spesso utilizzata per task rapidi e a basso costo) ospita un’offerta intitolata “Pump: Comment”, dove un “buyer” richiede esplicitamente ai freelancer di andare sulla pagina del progetto plutopanda su pump.fun e lasciare un commento positivo. In cambio, ogni utente riceve 0,05 dollari. Il compito è semplice: “Di’ qualcosa di bello sul progetto nella sezione commenti”.

L’obiettivo? Raggiungere nuovamente 1 milione di capitalizzazione, secondo quanto affermato nel testo dell’annuncio. Non si tratta quindi di un’operazione isolata: l’autore del job ringrazia i freelancer per aver già contribuito a una prima impennata, chiedendo di replicare la strategia.
Manipolazione sociale, non tecnica
Questa pratica non manipola direttamente i dati on-chain, ma si basa su un meccanismo ben noto: la manipolazione dell’attenzione sociale. A differenza degli exploit tecnici, qui si lavora sull’apparenza. Un progetto pieno di commenti positivi, apparentemente autentici, acquisisce credibilità agli occhi di chi scorre velocemente e valuta se entrare in una posizione long o speculativa.

Implicazioni per l’ecosistema Solana
Pump.fun, piattaforma costruita su Solana, è esplosa nel 2024-2025 come uno dei luoghi prediletti per la nascita di memecoin effimere. La filosofia “degen” che la caratterizza invita a giocare sull’hype e sulla viralità, ma casi come questo rischiano di minare la fiducia complessiva nell’ecosistema.
Se i progetti crescono grazie a commenti acquistati a pochi centesimi, la distinzione tra hype autentico e artificiale si fa sempre più sfumata.
Serve maggiore trasparenza
Non è chiaro se pump.fun sia al corrente di queste attività o se intenda agire in qualche modo. Ma la facilità con cui operazioni di questo tipo possono essere replicate solleva interrogativi urgenti su quali strumenti possano essere adottati per riconoscere progetti manipolati.
Finché piattaforme come SproutGigs consentono questo tipo di attività – e finché gli utenti non imparano a riconoscere l’influenza di operazioni coordinate – la viralità rimarrà una merce acquistabile, più che un segnale autentico di valore.
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