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SUPERAPP: cosa sono e a cosa servono

Da qualche tempo si sente parlare di superapp. Non è un termine nuovo, le prime volte che si utilizzava, ci si riferiva a WeChat, un’app di messaggistica cinese che nel tempo si è evoluta come un sistema per l’elaborazione di pagamenti, o transazioni finanziare. Recentemente la parola è tornata in auge dopo l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, i cui piani sono di trasformare la piattaforma di cinguettii in una super app chiamata Twitter X.

Cosa si può fare con una superapp

Come detto attualmente un software simile è ampiamente diffuso in Cina. Solo WeChat (che non è l’unica super app) ha 1,2 miliardi di utenti. Una volta lanciata un’applicazione simile, si può consultare il proprio conto bancario, acquistare il biglietto del cinema, ordinare cibo a domicilio, e così via. In Cina il mondo del commercio si è consolidato attorno a questo tipo di applicazioni onnicomprensive.

L’adozione nel resto del mondo

Nel resto del mondo non sembra ci sia ancora fiducia in software di questo calibro. Secondo una ricerca di BanklessTimes, solo il 2% dei consumatori britannici e australiani e l’1% dei consumatori statunitensi e tedeschi, si affiderebbero al governo per la creazione di una superapp. Diversamente, l’11% dei britannici, il 12% dei tedeschi e 13% e 14% di australiani e statunitensi, preferirebbero società Big Tech nella realizzazione di app onnicomprensive. Il motivo della scarsa fiducia nel proprio governo, sembra dovuto al Covid-19. Solo il 35% dei sudditi di Re Carlo si fida del proprio governo, mentre il 79% dei cittadini statunitensi temeva la sorveglianza del governo durante la pandemia.

In termini di affidabilità, secondo gli utenti sono le banche le più affidabili (32%) mentre in Germania il dato scende al 29%, mentre sale al 37% in Germania. Nel Regno Unito è PayPal il mezzo più affidabile per le transazioni.

Insomma in Occidente la gelosia dei propri dati è alta come è bassa la fiducia in enti e istituzioni per la realizzazione di superapp. Aziende come Meta e Amazon sono tra le più attrezzate per proporre questo tipo di software, anche se l’acquisto di Twitter da parte di Musk, potrebbe averne accelerato l’adozione, nonostante le incertezze dei potenziali consumatori. Ad ogni modo, non sono soluzioni che si potranno vedere nel breve periodo.

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Il mio colore preferito è il 9. La mia canzone preferita "Il Fu Mattia Pascal". E il mio film preferito è davvero "Catch me, if you can".