Samsung nel giro di poco più di una settimana, rischia di tornare sulla bocca di tutti e non per la presentazione dei Galaxy S21, ma per l’arresto del vicepresidente Lee Jae-yong, nonché figlio dell’ex-presidente Lee Kun-hee, scomparso lo scorso ottobre. Lee Jae-yong, non è nuovo ad avere problemi con la Giustizia. Già nell’agosto del 2017, il vicepresidente Lee era stato condannato a cinque anni per corruzione e altri reati; in seguito ad un ricorso in appello, la pena era stata sospesa e venne scarcerato nel febbraio del 2018.
Ora Lee Jae-yong è stato nuovamente condannato a due anni e mezzo di carcere dalla Corte Suprema della Corea del Sud, sempre per corruzione e arrestato subito dopo la sentenza. L’incriminazione avvenne insieme ad altri dirigenti per aver offerto tangenti alla ex-presidente sudcoreana Park Geun-hye (poi sottoposta ad impeachment) e all’amica Choi Soon-sil, per far sì che Samsung C&T e la Cheil Industries potessero fondersi.
Con l’arresto per corruzione e appropriazione indebita di Lee Jae-yong, ora Samsung Electronics si trova privo di un vero leader; benché la sua carica di vicepresidente, in realtà Lee era a capo della conglomerata.
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