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reString, il software gratuito per analizzare dati scientifici

Da oggi è disponibile gratuitamente reString, un software open source sviluppato dal Laboratorio di Farmacologia Sperimentale e Biologia Integrale dell’Aterosclerosi dell’Università Statale di Milano diretto dalla professoressa Giulia Chiesa. Con questo strumento sarà possibile analizzare dati scientifici, come ad esempio l’impatto su una dieta o l’invecchiamento sul rischio cardiovascolare, con pochi click e in pochi minuti, permettendo alla ricerca scientifica di risparmiare tempo ed evitare eventuali errori che potrebbero derivare da un’analisi eseguita manualmente.

reString, come analizzare dati scientifici anche da chi non ha esperienza in bioinformatica

Diverse le possibili applicazioni di reString, alcune delle quali descritte in un articolo apparso su Scientific Reports (gruppo Nature). Tra queste, la possibilità di permettere anche ai ricercatori privi di esperienza nella bioinformatica di realizzare complesse analisi sul genoma o sulle proteine. Il software è in grado di recuperare automaticamente informazioni e dati utili da enormi banche dati online, in base ai risultati che si stanno ottenendo in laboratorio. Non solo, può anche riassumere i dati in modo più immediato e comprensibile, riunendo gli elementi comuni o più ricorrenti in tutte le condizioni sperimentali della ricerca, a prescindere dal numero.

Secondo quanto riferito da Stefano Manzini, biotecnologo medico e primo firmatario dell’articolo, è un lavoro fondamentale per capire all’interno di numerosi dati, quali tra questi siano i più promettenti nello spiegare un dato fenomeno e conseguentemente in che modo indirizzare ricerche future. Si tratta di un’azione solitamente svolta manualmente nei laboratori, i quali non dispongono di ricercatori dedicati esperti in bioinformatica. Un lavoro che normalmente richiede diversi giorni, per altro preziosi. Attraverso l’impiego di reString, questo avviene in pochi click e può essere svolto da chiunque.

Adattabile a seconda delle necessità

Lo strumento è stato compilato in modo che il codice fosse aperto e liberamente disponibile a tutti, oltre a poter funzionare sulla maggior parte dei sistemi operativi. I ricercatori con competenze bioinformatiche potranno estenderlo a piacimento, inoltre potranno adattarlo a seconda delle loro necessità. Presente infine anche un canale diretto con il Laboratorio che lo ha sviluppato, per poter richiedere l’aggiunta di nuove funzioni.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.