Recensione OPPO Find X5 Lite, mid-range completo

In Italia arriva con il nome di OPPO Find X5 Lite, presentato in concomitanza con Find X5 e X5 Pro, da cui si discosta molto. Questo perché il Lite in realtà è la nomenclatura europea di OPPO Reno7 5G venduto in Cina. Nome a parte, è un telefono che si posiziona sulla fascia media, con performance elevate e un buon reparto fotografico. Il dispositivo benché si posizioni su un segmento da mid-range, offre prestazioni ragguardevoli, forse non al miglior prezzo, ma di certo adeguato alle caratteristiche offerte.

Confezione

Lo smartphone arriva in una confezione essenziale, oltre allo smartphone e all’estrattore anche l’alimentatore da 65W e il cavo USB. Piacevole l’adattatore presente in confezione, che permette di inserire l’estremità USB-A in un connettore USB Type-C.

Costruzione e design OPPO Find X5 Lite

Lo smartphone ha dimensioni contenute, pratico da usare con una mano, è snello e con un design piacevole. Il telefono misura 160,2 x 73,2 x 7,81 mm e pesa 173 grammi, ed è molto maneggevole. Si discosta dal modello base e Pro e anche dalla maggior parte dei dispositivi presenti sul mercato. Nella parte posteriore il design viene elaborato da LDI (Laser Direct Imaging) con motivi luccicanti che si ispirano alle piogge e alle meteoriti; molto gradevole la colorazione Startrails Blue, con riflessi cangianti. Ciò si traduce con trame oblique. Il design è liscio, ma un po’ scivoloso, con un triplo slot di fotocamere che sporge un pochino e che necessita della cover in silicone per migliorare il grip. I materiali del telefono non appaiono come pregiati, ma la sensazione in mano è piacevole. Il design non è sensibile nelle ditate, almeno nella parte posteriore, diversamente da quanto accade invece nei profili, che non hanno ottenuto lo stesso trattamento utile all’estetica.

Lo smartphone nella parte inferiore presenta l’ingresso per il jack audio, spesso snobbato dai telefoni di questa fascia fino alla premium, ed è piacevole da trovare. Troviamo poi il microfono, la USB Type-C e lo speaker. L’audio purtroppo è solo mono, ma di qualità, con un volume elevato; il problema è che si trova in una posizione un po’ infelice, specie nel gaming e in modalità landscape, sarà facile da coprire con la mano, e l’audio da soffocare. Nel profilo destro il tasto di accensione che può essere utilizzato per contattare i numeri di emergenza con una pressione rapida. Liscio il profilo superiore, mentre il profilo sinistro vede il bilanciere del volume contenuto in due tasti e il graditissimo triplo slot per le due SIM e l’espansione di memoria.

Display di OPPO Find X5 Lite

Il telefono ha un pannello AMOLED da 6,43 pollici, con refresh rate da 90Hz, con risoluzione Full HD+ da 2.400 x 1.080 pixel. La qualità del pannello è buona, i colori sono fedeli alla realtà. La protezione è Corning Gorilla Glass 5, lo schermo inoltre possiede le due funzionalità per il riconoscimento biometrico, ovvero tramite il riconoscimento del volto e tramite il sensore di impronte digitali posto sotto al display. Entrambi i sistemi di identificazione biometrica sono istantanei ed efficaci. La luminosità è elevata e si potrà consultare bene le immagini e i testi anche sotto la luce diretta del sole. Gode inoltre delle certificazioni Netflix HD e Amazon Prime Video HD. Sia nello streaming, sia nel gaming, il telefono offre un’elevata esperienza visiva. Il display ha un’ulteriore protezione con una pellicola protettiva.

OPPO Find X5 Lite

Hardware & Software

OPPO Find X5 Lite non avrà forse i chipset dei fratelli maggiori, ma si avvale di un nondimeno performante MediaTek Dimensity 900, che offre prestazioni da top di gamma al costo di un fascia media, non ha mai prodotto esagerato calore nonostante gli utilizzi impegnativi, ma un surriscaldamento moderato. A bordo si trova Android 11 e la ColorOS 12, mentre la RAM è da 8 GB espandibile virtualmente, pur non essendocene mai stato bisogno. La memoria è da 256 GB (UFS 2.2) ed espandibile via microSD. Difficile chiedere di più. Come solito da OPPO sono due le batterie, che insieme formano un modulo da 4.500 mAh con carica rapida da 65W (e inversa da 10W) in grado di fornire autonomia sufficiente per l’intera giornata lavorativa anche con uso intenso. Non si arriva ai due giorni, ma si arriva a sera tranquillamente. La carica completa avviene in 31 minuti secondo il produttore, non abbiamo cronometrato, ma è un tempo approssimativamente vicino alla realtà.

Reparto fotografico di OPPO Find X5 Lite

Il reparto fotografico è composto da tre sensori, il principale da 64 Mpixel, il secondario da 8 Mpixel e lente da 118,9° e una lente macro da 2 Mpixel. In generale è un comparto che si comporta bene sia di giorno sia di sera. Soffre un po’ la mancanza dello stabilizzatore ottico, ma con una mano ferma di sera si possono ottenere immagini più che soddisfacenti.

Non bisogna essere esperti per notare una sensibile differenza nella colorazione e nel bilanciamento del bianco. La prima immagine scattata con la fotocamera grandangolare è caratterizzata da colori del cielo un po’ più saturi e una dominante più fredda, viceversa quella standard ha una dominante tendente al giallo con colori un po’ meno naturali. In entrambi i casi comunque le foto sono buone e ben dettagliate, ma non molto attinenti con la realtà.

In alto da sinistra la fotocamera grandangolare, la standard e la standard con lo zoom. In questo caso notiamo come in tutti i casi il software vada un po’ in crisi nel calcolo dell’esposizione, l’edificio non si distingue per fedeltà del colore originale e benché con la fotocamera standard contrasto e dettaglio siano ok, in entrambi i casi il bilanciamento del bianco non è mai fedele, inoltre la fotocamera grandangolare non sembra ben contrastata.

Bene di sera, il comparto fotografico produce buone immagini, di qualità e prive di rumore, anche piuttosto fedeli alla realtà. Bisognerà però avere l’accortezza di mantenere ben ferma la mano, perché produrre scatti mossi è molto facile.

macro OPPO Find X5 Lite
Bene anche la fotocamera macro, di giorni ha buoni risultati e un buono sfocato. Bisognerà tenere la mano ferma.

In conclusione il reparto fotografico si difende bene, non è di certo un camera phone, ma non ci aspettiamo niente di meno e niente di più su un telefono di fascia media. Le foto sono dignitose, buone, utilizzabili in qualsiasi contesto, purché si tenga bene in mente di mantenere il device fermo e stabile, specialmente di sera.

Conclusioni

Lo smartphone inizialmente concepito per la serie Reno7 (abbiamo recensito lo scorso anno qui Reno6), è stato inglobato nella linea Find X5 per andare a completare l’offerta e non lasciare scoperta la fascia media. Viene proposto al lancio al prezzo di 499 euro, con diversi omaggi: fino al 24 aprile 2022, acquistando il telefono sul sito del produttore, si potrà ottenere in regalo le OPPO Enco Free 2, la Band Sport e una cover, per un valore di 207 euro. Come altri produttori arricchiscono l’offerta per andare a giustificare un prezzo forse un po’ elevato (ma neanche così spropositato rispetto a quanto proposto), ma soprattutto per andare a creare una sana competizione verso altri player con prezzi bassi nonostante la validità della propria offerta.

OPPO Find X5 Lite ha insomma davvero pochi difetti; più che difetti appaiono anzi come scelte oculate per offrire tutto il possibile, con una buona qualità e ad un prezzo contenuto. A 499 euro offre tutto ciò che si possa desiderare da un telefono. Ovvero batteria sufficiente a concludere una giornata lavorativa e ottime performance da flagship benché il costo sia ben più accessibile, jack audio, memoria espandibile e un design distintivo. Non è comunque un prezzo competitivo rispetto all’eccessiva generosità dei competitor, ma non è nemmeno tanto elevato da non prenderlo in considerazione, specie in considerazione degli omaggi per chi vuole espandere l’ecosistema e provare gli indossabili. Certo è che, con la naturale svalutazione dei mesi a venire, allora diventerà un telefono completo ad un prezzo assolutamente competitivo.

Le offerte

In breve

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.