Recensione Asus Zenfone 8 Flip

Recensione Asus Zenfone 8 Flip: audio, foto e display al top, autonomia da rodare

Asus propone l'ottava generazione di Zenfone, in una duplice offerta. Questa volta la Flip Camera è presente su un solo modello, con performance elevate in ogni campo. Ecco la nostra recensione di Asus Zenfone 8 Flip.

Asus propone l'ottava generazione di Zenfone, in una duplice offerta. Questa volta la Flip Camera è presente su un solo modello, con performance elevate in ogni campo. Ecco la nostra recensione di Asus Zenfone 8 Flip.

A distanza di sei mesi dalla nostra recensione di Asus Zenfone 7 Pro, ecco la versione successiva, Asus Zenfone 8 Flip. Dalla settima generazione sono cambiate un po’ di cose, ancora. Una linea apprezzata, ma che fatica a trovare una coerenza. Tutto ha inizio nel corso della presentazione di Asus Zenfone 5, con un ingombrante notch da cui “si è presto spunto” da un certo “Fruit Phone”. Caratteristica non accolta con favore, che ha generato un’inversione di tendenza piuttosto marcata, con la presentazione a sorpresa tempo dopo di Asus Zenfone 6, che presentava la famosa Flip Camera, ovvero una fotocamera rotante che permetteva allo schermo di essere privo di ogni sorta di interruzione.

Un meccanismo migliorato e riproposto sulla settima generazione, sia nella versione Pro sia nella versione standard. Un ennesimo cambio di marcia si ottiene infine con l’ottava edizione di Zenfone, presentata verso metà maggio, che con Asus Zenfone 8 prevede un dispositivo compatto e che si inserisce nel segmento in cui Google Pixel 4a non ha particolari rivali (almeno su Android), dall’altra Asus Zenfone 8 Flip che ripropone la Flip Camera e diretto successore di 7 Pro. Chissà cosa succederà nella prossima generazione, tutto dipenderà ovviamente dai risultati di questa generazione di Zenfone.

Asus Zenfone 8 Flip è costruito in vetro e alluminio

Design e costruzione Asus Zenfone 8 Flip

A primo impatto, proprio come successo con il top di gamma della settima generazione, si intuisce che si ha a che fare con un dispositivo ingombrante e difficile da utilizzare con una mano. Ci sono sì implementazioni software che aiutano l’utente a utilizzare una mano sola, ma fisicamente se non si hanno mani sufficientemente grandi, maneggiare il dispositivo con una è un po’ complesso. Lo smartphone è costituito interamente in vetro (protezione Corning Gorilla Glass 6 davanti e Corning Gorilla Glass 3 dietro), e alluminio nelle cornici. Ciò lo rende scivoloso, mentre la parte posteriore è sensibile alle ditate e tende a riflettere molto. Quando posato su di una superficie, nonostante la flip camera, è perfettamente bilanciato e non si sente il bisogno di inserire la cover, che rimane però necessaria. Questo perché oltre a proteggere il telefono da ditate e polvere, ripropone il meccanismo di blocco della flip camera che potrebbe altrimenti tendere ad aprirsi spontaneamente in caso di gesti inconsulti. Inoltre, migliora — e di molto — il grip. Per completare la descrizione di design e costruzione, il telefono misura 165 x 77,2 x 9,6 mm per un totale di 230 grammi, non proprio una piuma. Ma per chi vuole un telefono maneggevole, c’è Asus Zenfone 8.

Cover bumper blocco fotocamera Asus Zenfone 8 Flip.

Profili, porte ed espansioni

Il design del Flip è sobrio e a parte lo schermo intonso e la flip camera (non di certo cose da poco) non ha particolari tratti distintivi, eccezion fatta per il tasto di accensione e spegnimento, di un’insolita e gradevole colorazione azzurra. Il telefono in prova è nella colorazione Glacier Silver, mentre i profili sono dominati dal colore nero; il tasto di accensione quindi spicca in questi accostamenti, specie se si utilizza la cover, nera e rigida, contenuta in confezione. Subito sopra, nella parte destra, il bilanciere del volume. Nella parte inferiore troviamo sulla sinistra un LED di notifica che suona quasi anacronistico, ma che in realtà fa molto piacere ritrovare e che non costringe all’utilizzo dell’Always-on, quindi fa risparmiare batteria.

Asus Zenfone 8 Flip, il tasto di accensione è azzurro

Al centro la USB type C e un potente speaker, che collabora con la ridottissima capsula auricolare presente nella parte superiore del telefono. Insieme forniscono un audio stereo di elevata qualità, con un volume alto e che supportano bene il display nella riproduzione dei contenuti (ci torneremo dopo). La capsula in chiamata è dotata di audio pulito e l’ascolto è agevole. Il profilo sinistro prevede lo slot per ospitare due nano SIM e contemporaneamente l’espansione di memoria (microSD). Si tratta di uno dei pochi smartphone su questa fascia di prezzo a disporre di questa opzione, che non si può che accogliere con favore. Liscia la parte superiore per non ostacolare il meccanismo di rotazione della fotocamera. Se vogliamo trovare un difetto, niente jack audio; potrebbe non essere importante per molti, ma con la qualità video-fotografica (anche qui ci torneremo) non poter utilizzare il microfono con jack audio, è un vero peccato.

Lo schermo Super AMOLED di Asus Zenfone 8 Flip

Il punto forte di Asus Zenfone 8 Flip è (tra le altre caratteristiche) lo schermo. Membro di una esclusiva elite di smartphone privi di interruzioni sul display, il device prevede un pannello Super AMOLED di elevata qualità, da 6,67 pollici e 2.400 x 1.080 pixel di risoluzione. All’accensione in realtà potrebbe sembrare che i colori siano desaturati o distanti dalla realtà, ma dalle impostazioni la calibrazione è totale e si può raggiungere una resa naturale o più vicina ai propri gusti. Il refresh rate arriva fino a 90Hz, che di default è impostato in automatico, ma che si può settare a 60 o 90Hz. La luminosità è elevata, si arriva fino a 1.000 nits.

Asus Zenfone 8 Flip, lo schermo è Super AMOLED.

Nessuna problematica nel consultare i contenuti anche sotto la luce diretta del sole. Vedere foto, serie TV o film è un’esperienza molto piacevole; i bordi dello schermo sono arrotondati, inoltre chi vuole godere delle immagini a tutto schermo senza il fastidio di notch e fori (il sottoscritto è tra questi) sarà finalmente soddisfatto. C’è anche il supporto HDR10+. Il display integra anche un sensore di impronte digitali. Le prime volte bisogna un po’ prendere le misure, ma lo sblocco è reattivo e istantaneo. A proposito di riconoscimento biometrico, volendo si può anche utilizzare la fotocamera. Bisogna tenere però conto che bisognerebbe lasciare sbloccata la protezione sulla cover e attendere del tempo prima che il meccanismo rotei; molto meglio l’impronta.

Hardware e performance

Sotto allo schermo troviamo il chipset Snapdragon 888 5G. Le performance sono al top, il dispositivo è scattante, il riavvio dura un battito di ciglia, ma c’è un “ma”. Si tratta di una configurazione hardware che ha bisogno di un “breve” periodo di rodaggio (quindi anche un po’ di pazienza) e che si faccia attenzione agli aggiornamenti. I primi tempi si può notare un notevole surriscaldamento del dispositivo con tutta la cover, inoltre anche l’autonomia, che per altro si basa sulle performance di una batteria da ben 5.000 mAh (con ricarica rapida da 30W), non è che ne giovi.

I primi giorni infatti, con difficoltà si arriva a sera. Durante i test si sono inanellati una serie di giorni in cui l’autonomia era insufficiente già dal pomeriggio, nonostante un utilizzo moderato. Una volta eseguiti tutti gli aggiornamenti, non solo della sicurezza o del S.O., ma anche da Play Store, il telefono ha cominciato a girare a pieno regime, fornendo finalmente un’autonomia adeguata per arrivare a sera e coprire la giornata lavorativa. Anche il surriscaldamento del telefono è andato via via sparendo, salvo riproporsi nei processi impegnativi e nel gaming. A supportare il SoC, troviamo 8 GB di RAM, mentre in questo modello la memoria è da 256 GB. Come già detto la memoria è espandibile ed è un punto a favore del Flip. Il quantitativo di RAM su questo device appare ancora adeguato, ma bisogna anche tenere conto che la ZenUI di Asus strizza l’occhio ad un’esperienza Stock di Android 11, con qualche personalizzazione. A bordo anche Adreno 660 e connettività NFC e Bluetooth 5.2.

Reparto fotografico

Così come il precedente modello, anche questo smartphone prevede tre fotocamere su un meccanismo rotante, per poter essere utilizzate anche per i selfie. Ritroviamo la fotocamera principale da 64 Mpixel, una fotocamera da 8 Mpixel con zoom ottico 3x e quella grandangolare con lente da 112° con sensore da 12 Mpixel. Le immagini sono tutte soddisfacenti in ogni contesto, con un sensibile upgrade rispetto alla generazione precedente che pur proponeva lo stesso comparto. I colori sono naturali, bene anche in interni e con poca luce, molto bene di sera anche con la modalità notturna che interviene automaticamente, per ogni fotocamera. Di giorno alle volte il bilanciamento del bianco può apparire diverso sulla fotocamera grandangolare, con colori più intensi e meno reali. Immagini nitidissime e dettagliate, alle volte forse anche troppo. Molto bene i selfie, scattati dalle medesime fotocamere.

Le foto con la fotocamera grandangolare dell'ottava generazione di Zenfone.
Fotocamera grandangolare

Manca lo stabilizzatore ottico, ma in realtà non se ne sente molto la mancanza. Anche in questo caso i video sono di ottima qualità e interviene lo stabilizzatore elettronico. Per apprezzare ancora di più il set delle fotocamere di questo dispositivo, è possibile metterlo alla prova, anche di notte, utilizzando la modalità manuale. Si è potuto riscontrare una qualità elevata delle immagini, che rimangono pulite e fedeli alla realtà. Inoltre gli appassionati di astronomia, fotografando la Volta Celeste, potranno ottenere immagini (con il supporto di cavalletto e modalità manuale) ricche di dettagli e modificabili nei programmi di editing per esaltare i dettagli. Ancora difficoltà invece per quanto riguarda i panorami, sfruttando la rotazione della Flip Camera. In contesti più circoscritti, il panorama sarà lineare, diversamente, avremo panorami decisamente innaturali.

Modalità ritratto con Zenfone di ottava generazione.
Ritratto scattato con Zenfone 8 Flip. La sfocatura è un po’ confusa.

Conclusioni

Asus Zenfone 8 Flip migliora alcune criticità che mostrava la generazione precedente. Certo non abbiamo ancora il jack audio, ma al momento non ricordiamo dispositivi perfetti. Migliora però l’audio, così come le immagini e dimensioni e peso sono più contenuti. Il punto più critico è l’autonomia, che migliora però di utilizzo in utilizzo. Sul sito di Asus viene venduto al costo di 799 euro (lo stesso della settima generazione…) ben 100 euro in più rispetto alla versione priva di Flip Camera. Ma se con la precedente generazione le differenze erano minime, ora sono più marcate, trattandosi di due smartphone completamente diversi. Certo è che Zenfone 8 Flip si posiziona su un segmento di fascia alta in cui i dispositivi di pari caratteristiche possono sforare quota 900 euro, risultando quindi più appetibile. Un device che si rivolge quindi a chi ama giocare, guardare video e scattare fotografie di alto livello, anche per i selfie. Bisogna però prestare attenzione all’autonomia almeno nelle prime fasi. Un device dal prezzo da tenere in considerazione su questa fascia. Forse non per tutti, ma si può ponderare l’acquisto nel caso si volesse un top di gamma senza superare la soglia psicologica di 900 o 1.000 euro.

VOTO: 8/10

PRO
Ottimo schermo privo di interruzioni
Ottime fotocamere
Ottimo audio

CONTRO
Autonomia che ha bisogno di rodaggio
Poco maneggevole
Manca il jack audio (e adattatore)

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In breve

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.