Il nostro primo incontro con Amazfit risale a due anni fa, quando ricevemmo in prova Amazfit GTR 3. Uno smartwatch, o meglio, una smart band molto evoluta, ma che non poteva ancora definirsi sotto tutti gli effetti uno smartwatch. Poche settimane fa, invece, Zepp Health ha lanciato sul mercato Amazfit Balance, uno smartwatch completo, bello, funzionale e in capace di adattarsi a qualsiasi tipo di utilizzo. Il nome deriva dal fatto che si rivolge a chi vuole avere la propria salute, le proprie attività e la propria condizione generale in perfetto equilibrio. Ecco la nostra recensione.
La confezione di Amazfit Balance
La confezione di Amazfit Balance è piacevole e mediamente contenuta nelle dimensioni. Al suo interno, prevede l’orologio, le istruzioni e la plancia in cui posizionare lo smartwatch per la ricarica.
Il design e la vestibilità
Due le versioni dello smartwatch, la colorazione Sunset Grey con un cinturino in nylon e la Midnight (che abbiamo in prova) con cinturino in silicone liquido. A proposito del cinturino, è abbastanza comodo, non lascia segni sulla pelle, ma attira molto la polvere. Il colore nero si sposa bene con il grigio scuro della cassa dell’orologio. Il design, stando quanto affermato da Zepp nella pagina in cui viene illustrato l’orologio, vuole rievocare le linee delle macchine sportive all’aspetto classico degli orologi. Un’accoppiata sobria, tra il classico e il moderno che convince nella sua apparente semplicità. L’orologio ha dimensioni cospicue, ma non stona anche su di un polso magro (come quello di chi scrive).
Il telaio dell’indossabile è intermedio in lega di alluminio, mentre il guscio inferiore in polimero rinforzato con fibre. Prevede una corona che funziona anche da tasto con una circonferenza rossa; è sì poco visibile, ma stona un po’ con “l’abito elegante” di Balance. Il peso dell’orologio è di circa 35 grammi (senza cinturino), mentre le dimensioni sono di 46 x 46 x 10,6 mm, escludendo la base per la frequenza cardiaca. Il cinturino è invece di 22 mm in larghezza. Due i tasti, che possono essere impostati anche per eseguire operazioni o tornare indietro, in modo da premere il display il meno possibile e limitare le ditate. Amazfit Balance è resistente all’acqua a 5ATM.
Lo schermo
L’orologio ha un pannello AMOLED di buona qualità, zoomabile attraverso la corona. In realtà la qualità del display appare un pelo inferiore rispetto al GTR 3 che abbiamo provato tempo fa, ma allo stesso tempo sembra più resistente. La diagonale è da 1,5 pollici, luminosità fino a 1.500 nits, mentre la risoluzione è da 480 x 480 pixel. Il vetro è temperato, dispone inoltre di una cornice in vetro antiabbagliamento e di un apprezzabile rivestimento antigraffio. Purtroppo soffre un poco le ditate, per cui è meglio muoversi all’interno dell’orologio sfruttando quanto più possibile i due tasti.
I quadranti sono diversi, ma non hanno riscontrato molto i nostri gusti, anche perché i migliori sono quasi tutti a pagamento e quelli gratuiti non ci hanno convinto. Poco male, si possono personalizzare caricando una propria foto (o più) e si può impostare il layout, scegliendo il font per l’orario, la posizione e il parametro da mostrare sullo schermo.
Performance, sensori e autonomia
Amazfit Balance punta in alto. Le performance sono elevate, anche se ci vuole un mezzo secondo di troppo perché lo schermo si attivi quando si gira il polso per consultare le informazioni. Ottima l’autonomia, con la batteria da 475 mAh. Con un utilizzo tipico, nonostante le numerose funzioni e caratteristiche, può toccare comodamente le due settimane, salvo non vi sia lo schermo sempre acceso. Un po’ lento a caricarsi, impiega circa due ore. Tra le varie caratteristiche, non possiamo non citare il WiFi, il GPS interno e l’NFC per i pagamenti digitali. C’è davvero tutto. Anche uno speaker e un microfono per buone chiamate Bluetooth. Al suo interno inoltre, l’orologio dispone di 2 GB di memoria interna per archiviare app e musica. Molto bene l’audio, le chiamate e il microfono. Tra i sensori troviamo invece quello di accelerazione, il giroscopio, il sensore geomagnetico, della pressione dell’aria, della luce ambientale e della temperatura.
Il software di Amazfit Balance
A bordo troviamo Zepp 3.0. Un software alternativo ai soliti noti, è semplice nell’utilizzo e ha una miriade di funzioni. Dall’allenamento sportivo, alla misurazione di strategici parametri della salute, lo smartwatch offre molte soluzioni. C’è persino la possibilità di interagire, dall’app sullo smartphone, con l’IA sviluppata da Zepp per avere migliori consigli sul fitness e sulla propria condizione di salute, ma sarà necessario sottoscrivere uno o più abbonamenti. Se da un lato gli utenti iOS potranno scattare foto dallo smartphone attraverso l’orologio, il profilo dei possessori di Android dovrà essere più discreto, perché potrà rispondere a chiamate e SMS con messaggi preimpostati.
Non è Wear OS dunque non troveremo le medesime compatibilità e le medesime personalizzazioni, ma c’è il modo di poter fare tutto. Sono più di cento le app scaricabili, alcune delle quali davvero molto utili. Dai corsi di Yoga, ai promemoria giornalieri, fino alla possibilità di effettuare telefonate, ottenere consigli per raggiungere i propri progressi anche in nuove attività sportive e tenere monitorati i dati della frequenza cardiaca, della respirazione dell’ossigeno nel sangue e dello stress. Inoltre si potrà mantenere monitorato il proprio recupero fisico e mentale. Infine sarà possibile collegare l’orologio ai macchinari durante gli allenamenti in palestra. Potremo anche misurare la temperatura corporea.
Se ci si iscrive all’abbonamento annuale di Zepp Aura, l’IA di Zepp, si potrà disquisire con l’Intelligenza Artificiale per ottenere consigli sul riposo, salute e fitness. L’unico difetto di questo software è che le conversazioni devono essere, lato utente, molto precise nelle richieste. L’IA infatti non è sempre in grado di riprendere una frase precedente. Quando ci ha posto una domanda sui consigli per la corsa, abbiamo chiesto “abbiamo bisogno di consigli”. Ma anziché ricordarsi che parlavamo di corsa, ha spiegato che il suo campo è limitato a questi tre macro argomenti. Il costo è di 45 euro l’anno circa (poco più di 4 euro al mese, altrimenti), ma non appare dalle prime battute un coach molto sul pezzo, ma siamo sicuri che possa migliorare con gli aggiornamenti. Inoltre si dovranno sottoscrivere abbonamenti per i due macro argomenti. Un po’ una seccatura, considerando che non è molto efficiente. Un’ottima idea comunque, che siamo certi troverà miglioramenti nel futuro. Molto bene la comunicazione con Alexa.
Conclusioni
Amazfit Balance viene lanciato sul mercato al costo di 249 euro. Non è tantissimo considerando gli altri top di gamma, che sì, dispongono di software specifico e design molto elaborati. Tuttavia lo smartwatch convince e offre tante funzionalità soddisfacenti, oltre ad un piacevole design. Il costo non è forse accessibile a chiunque, ma è un orologio davvero completo che è difficile non considerare, quando si è in cerca di un orologio smart. Non si rivolge esclusivamente agli sportivi, ma anche a chi apprezza uno strumento completo, con diverse mansioni, specialmente a chi vuole imparare a monitorare in un unico dispositivo, tutti i propri parametri, dalla salute allo sport.
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