Negli ultimi tempi, per andare incontro alle esigenze degli utenti e per aumentare il numero di iscritti, piattaforme come Netflix hanno imposto norme più rigide sulla condivisione degli abbonamenti, ma anche implementato piani tariffari a basso costo con spot pubblicitari. Ma come sono stati accolti dal pubblico? Un recente studio di YouGov ha gettato luce su questo aspetto, rivelando dati interessanti sul comportamento degli italiani riguardo alla pubblicità nelle piattaforme di streaming.
Piattaforme più Utilizzate
Prima di addentrarci nel tema della pubblicità, è utile capire quali sono le piattaforme di streaming più utilizzate in Italia. Secondo lo studio di YouGov, il 50% degli italiani utilizza Prime Video, seguito da Netflix con il 48%. Interessante notare come Rai Play e Disney+ siano più popolari tra specifiche fasce d’età: Rai Play è più utilizzata dagli over 55, mentre Disney+ è popolare tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni. Per quanto riguarda la musica e i podcast, Spotify e Amazon Music sono i leader del mercato.
Pubblicità e Preferenze degli Utenti
Quando si tratta di pubblicità, gli italiani sembrano essere abbastanza tolleranti. Più della metà degli intervistati (52%) ha dichiarato di preferire la visione di pubblicità piuttosto che pagare un canone più alto per un servizio senza interruzioni pubblicitarie. Solo il 16% sarebbe disposto a pagare di più per evitare la pubblicità, mentre il 26% opterebbe per la disdetta del servizio.
Questi dati variano leggermente in base alla piattaforma utilizzata e alla regione di residenza. Ad esempio, il 60% degli abitanti del Sud preferirebbe vedere la pubblicità piuttosto che pagare di più, mentre il 31% degli abitanti del Nord Ovest opterebbe per la disdetta del servizio. Anche nel contesto dello streaming audio, la tolleranza alla pubblicità è alta. Il 48% degli utenti accetta di avere interruzioni pubblicitarie piuttosto che pagare un prezzo più alto. Questo dato è in linea con quanto osservato per le piattaforme video, confermando una tendenza generale degli italiani ad accettare la pubblicità come un “male necessario” per mantenere i costi bassi.
Conclusioni e Implicazioni di Mercato
Questi dati suggeriscono che la maggior parte degli italiani è disposta ad accettare un modello di business che include la pubblicità, pur di non pagare di più. Questo potrebbe avere importanti implicazioni per le piattaforme di streaming, che potrebbero considerare l’introduzione di modelli freemium o di sottoscrizioni a costo ridotto con pubblicità. E, a quanto pare, la pubblicità streaming non è un tabù per gli italiani.
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