Recensione OPPO Reno7: quanti pregi!

Benché la versione 5G in Italia sia venduta sotto la nomenclatura OPPO Find X5 Lite, che abbiamo recensito qui, in Italia è arrivato ad aprile anche OPPO Reno7, un telefono 4G presentato qualche settimana prima in Cina. Nel Belpaese è approdato sul mercato al costo di poco meno di 330 euro, con in bundle Watch Free e OPPO Enco Air. Attualmente è invece in vendita a circa un centinaio di euro in meno, senza accessori in bundle.

Confezione

La confezione è piuttosto essenziale, oltre allo smartphone troviamo una cover di protezione rigida e l’alimentatore da 33W, oltre al cavo di ricarica.

Il design di OPPO Reno7

La serie Reno è una linea che ha sempre osato, almeno per quanto riguarda il design. Ne è la prova OPPO Reno6, che abbiamo recensito ormai lo scorso anno. Anche Reno7 si avvale di un design che osa, almeno nella colorazione arancione. Le dimensioni sono leggermente più importanti, mentre eredita la sensazione di essere compatto e robusto dalla precedente generazione. La colorazione Sunset Orange, come la versione in prova, prevede una parte posteriore in fibra di pelle e ruvida, che permette un’impugnatura solida; non è dunque scivoloso. Le dimensioni sono infine di 159,9 x 73,2 x 7,4 mm e pesa 175 grammi. Lo smartphone è dunque maneggevole, non è necessaria la cover di protezione, ma aiuta a livellare il telefono che altrimenti traballerebbe quando posato su di una superficie, per via della sporgenza dell’isola della fotocamera. A proposito della fotocamera, in una delle tre c’è un LED circolare che si può personalizzare per farlo lampeggiare. Si attiva alla ricezione di chiamate o all’avvio di giochi e dovrebbe lampeggiare alla ricezione di notifiche, ma nella nostra prova non è successo. Lo smartphone è anche certificato IPX4 per la resistenza agli schizzi. Il telefono è snello e leggero, abbastanza facile da maneggiare.

OPPO Reno7

Nella parte inferiore troviamo da sinistra l’ingresso per il jack audio, il microfono, l’ingresso per la USB Type-C e lo speaker di sistema. L’audio è di discreta qualità e mono, ma il volume non è altissimo. Quando tenuto in modalità landscape, si rischia di soffocare la fuoriuscita dell’audio. Nel profilo destro troviamo il tasto di accensione, liscio il profilo superiore. Il profilo sinistro è invece interessato dalla presenza di un bilanciere del volume in due tasti e un triplo slot utile a ospitare contemporaneamente due SIM e una microSD. Una soluzione sempre più rara e invece molto apprezzabile. Nel complesso il telefono appare compatto e solido e sembra anche resistente. Le linee sono nette, a parte i bordi arrotondati e lo schermo è piatto. Nel complesso appare come un bello smartphone, anche se la colorazione arancio appare un po’ audace e un po’ fuori dagli schemi di OPPO, ma è evidente che si rivolge ad un target in grado di accettare il compromesso.

Display

Lo schermo di OPPO Reno7 è di qualità ed è un pannello AMOLED da 6,4 pollici con risoluzione Full HD+ da 2.400 x 1.080 pixel e refresh rate da 90Hz. Troviamo anche la protezione Corning Gorilla Glass 5 e un sensore di impronte digitali. La qualità dello schermo è elevata, specialmente in questa fascia di prezzo (quella attuale, sotto i 300 euro). La resa, la temperatura e i colori appaiono un po’ più accesi, ma sono personalizzabili dalle Impostazioni dello schermo. Il sensore di impronte digitali è efficace, ma non molto reattivo, complice anche un comparto hardware abbastanza rapido, ma non al top. Lo schermo presenta in alto a sinistra un foro, in cui è contenuta la fotocamera anteriore, utile allo sblocco con il volto. Sblocco che avviene quasi istantaneamente in condizioni di luce abbondante, diversamente impiegherà qualche secondo di troppo. Lo schermo è sufficientemente luminoso per essere consultato anche sotto la luce diretta del sole. Concludendo il discorso relativo alla parte frontale, i bordi sono leggermente pronunciati, con il mento un po’ più spazioso rispetto agli altri bordi. Lo schermo è dotato della certificazione Eye Care di SGS sulla base della sua capacità di ridurre gli effetti nocivi della luce blu.

OPPO Reno7, il display.

Hardware & Software di OPPO Reno7

OPPO Reno7 annovera al suo interno un chipset di Qualcomm, lo Snapdragon 680 4G, coadiuvato da 8 GB di RAM (con memoria espandibile virtualmente) e 128 GB di storage, espandibile via microSD fino a 1 TB. A bordo troviamo la ColorOS 12.1 e Android 12. La batteria è invece da 4.500 mAh, con carica da 33W, supporta inoltre la ricarica inversa. Ciò si traduce nell’utilizzo di tutti i giorni in maniera fluida e senza problemi. Ci si può spingere anche in attività impegnative, come ad esempio il gaming con i giochi che richiedono più risorse, come la nostra prova con Real Racing 3. Il gioco è fluido, ma quasi sin da subito si riscontra un surriscaldamento nella parte posteriore alta del dispositivo. OPPO Reno7 è però dotato di una caratteristica che gli consente, in condizioni di uso normale, di arrivare fino a tre giorni di utilizzo. Con un utilizzo un po’ più intenso si arriva comunque a poco più di due giorni. La fase di ricarica non è velocissima, ma l’autonomia è uno dei principali punti di forza di questo smartphone.

L’interfaccia di OPPO Reno7 non ha delle enormi differenze dalla precedente versione, vi è la possibilità comunque di effettuare delle personalizzazioni allo stile e ai colori, inoltre su questo dispositivo è possibile personalizzare anche il LED posto attorno alla fotocamera posteriore. C’è anche un’opzione in grado di nascondere le notifiche quando qualcuno di diverso dal proprietario visualizza il display, grazie alla fotocamera anteriore. Apprezzabile la soluzione per contattare un numero di emergenza dopo aver premuto per cinque volte consecutive il tasto di accensione. Un po’ meno la necessità di personalizzare lo stesso per riavviare o spegnere il telefono o attivare Google Assistant. Nel complesso l’interfaccia è piacevole e pulita e con diverse e utili personalizzazioni possibili.

Il reparto fotografico di OPPO Reno7

Il reparto fotografico posteriore prevede tre sensori, uno principale da 64 Mpixel, ed è affiancato da una fotocamera micro con zoom 15x e 30x da 2 Mpixel e un’altra fotocamera da 2 Mpixel per il calcolo della profondità di campo. La fotocamera anteriore è invece da 32 Mpixel. Il sensore principale, informa OPPO, è di tipo RGBW ed introduce dunque pixel bianchi più sensibili alla luce. Ciò si traduce con un sistema in grado di catturare il 60% di luce in più e di ridurre i disturbi del 35%. Nell’utilizzo di tutti i giorni le immagini scattate da OPPO Reno7 di giorno sono di buona qualità, anche se i colori sono un po’ troppo saturi e accesi. Divertente la fotocamera micro, che consente di acquisire immagini quasi come se fossimo al microscopio, come ad esempio la composizione di foglie e fiori, le trame dei tessuti, etc.

Anche i sera le immagini sono in genere di buona qualità, a patto che si attivi la modalità Notte. Inoltre bisogna avere una mano molto ferma; non essendoci una stabilizzazione ottica o elettronica, si possono ottenere immagini irrimediabilmente mosse, specie se si utilizza lo zoom. La fotocamera anteriore produce buoni scatti, ma i colori non appaiono sempre naturali e scattando foto in sequenza alle volte si possono ottenere immagini con una resa totalmente diversa e non molto naturale. Molto bene i ritratti, aiutati da algoritmi di Intelligenza Artificiale: il soggetto è ben staccato dallo sfondo, il bokeh è piacevole e omogeneo.

Conclusioni

All’arrivo sul mercato italiano dello scorso aprile, OPPO Reno7 era in vendita a 329,99 euro, ora è acquistabile, almeno su strada, al costo di 279 euro. Per le caratteristiche offerte questo è un prezzo in linea. Il device ha poche sbavature, si tratta sì di un telefono 4G, ma su questa fascia è difficile riscontrare una qualità fotografica buona, con un accessorio come il microscopio in genere dotato sui top di gamma e la certificazione IPX4. Molto bene anche il triplo slot. Tra le altre caratteristiche inoltre da evidenziare l’autonomia fino a tre giorni con un utilizzo normale e un design tutto sommato piacevole per chi cerca qualcosa di diverso da quanto offre il mercato. Per concludere, anche il display AMOLED è sicuramente un punto a favore. Molti pregi dunque e pochi i difetti, per chi vuole spendere poco e avere uno smartphone affidabile, duraturo e di qualità, a fronte però di alcune mancanze come un audio non al top e la mancanza di stabilizzatore ottico, è un’ottima scelta.

Le offerte

In breve

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.