Il sonno è un elemento essenziale per la salute generale, e una durata insufficiente del sonno può causare gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale, aumentando la prevalenza e la gravità di depressione e ansia. Tuttavia, monitorare la durata e le abitudini del sonno (e non solo) risulta ancora una sfida. Tradizionalmente, i pazienti compilano dettagliati diari del sonno, ma questi possono risultare onerosi e spesso portare a un basso livello di coinvolgimento. Di conseguenza, si cercano nuove soluzioni, come l’actigrafia, gli smartphone e i dispositivi indossabili.
Il ruolo degli smartphone nel monitoraggio del sonno
Gli smartphone offrono un potenziale più scalabile rispetto ai dispositivi indossabili, grazie alla loro maggiore diffusione tra la popolazione. Tuttavia, la Sleep Research Society considera i risultati del monitoraggio del sonno basato su smartphone “prematuri”, poiché l’uso e l’interesse per questi dispositivi superano la ricerca e la validazione. Nonostante ciò, gli smartphone sono dotati di numerosi sensori che raccolgono dati ad alta frequenza rilevanti per il sonno, come movimento, posizione, luce ambientale e tempo di utilizzo dello schermo. Pertanto, si stanno esplorando nuovi metodi, come il digital phenotyping, per catturare meglio la durata del sonno attraverso gli smartphone.

Cos’è il digital phenotyping
Il digital phenotyping, o fenotipizzazione digitale, è un approccio innovativo nel campo della ricerca medica e della salute mentale che si basa sulla raccolta e l’analisi di dati comportamentali e fisiologici provenienti da dispositivi digitali personali, come smartphone e wearables (dispositivi indossabili). L’obiettivo è quello di quantificare il fenotipo umano a livello individuale, monitorando e analizzando i comportamenti e gli stati fisiologici delle persone nel loro ambiente naturale. Il fenotipo è l’espressione osservabile di un organismo, che può includere tratti fisici, comportamentali e fisiologici, risultante dall’interazione tra il patrimonio genetico e l’ambiente in cui vive. Il digital phenotyping consente agli scienziati e ai medici di ottenere una visione più precisa e dettagliata del fenotipo di un individuo attraverso l’analisi dei dati raccolti dai dispositivi digitali.
Lo studio
Uno studio pubblicato su Nature, ha analizzato il sonno di 67 partecipanti che hanno completato vari questionari sul monitoraggio del sonno e sulla salute mentale tramite l’app mindLAMP per 28 giorni. I partecipanti hanno anche raccolto dati dai sensori degli smartphone, tra cui utilizzo del dispositivo, geolocalizzazione e dati dell’accelerometro. Questi dati sono stati utilizzati per stimare quotidianamente la durata del sonno e confrontarla con i risultati dei questionari. Attraverso l’utilizzo dell’app, i partecipanti hanno completato varie attività e sondaggi, tra cui la valutazione della durata e della qualità del sonno, nonché questionari relativi all’ansia, allo stress e alla solitudine.
Utilizzando un modello lineare misto, i ricercatori hanno ulteriormente analizzato le relazioni tra le variabili, considerando il partecipante come effetto casuale. Hanno scoperto che le stime passive della durata del sonno erano il fattore più significativo nella previsione del PSQI. Acronimo di Pittsburgh Sleep Quality Index, è uno strumento di valutazione utilizzato per misurare la qualità del sonno di una persona. È un questionario standardizzato che prende in considerazione diversi aspetti del sonno, come la durata, l’efficienza, i disturbi del sonno e l’utilizzo di farmaci per dormire. Aiuta i medici e i ricercatori a valutare la qualità del sonno dei pazienti e a identificare eventuali problemi legati al sonno.
I risultati dell’analisi
L’analisi ha rivelato che la durata media del sonno stimata passivamente presenta una forte correlazione con la durata media del sonno riportata nei sondaggi. Inoltre, un modello lineare predittivo semplice ha mostrato un errore assoluto medio inferiore a 1, indicando che i flussi di dati passivi e attivi insieme possono prevedere accuratamente il PSQI. Le stime della durata del sonno basate su smartphone hanno dimostrato una grande utilità in questo campo. In alcuni casi, le stime della durata del sonno potrebbero persino superare i risultati dei sondaggi, poiché i pazienti potrebbero dimenticare di inviarli e le stime riportate potrebbero variare.
Nonostante la necessità di ulteriori validazioni, le stime della durata del sonno possono offrire benefici clinici già oggi. Data la difficoltà nell’aderenza a registri del sonno e dispositivi indossabili, il monitoraggio del sonno basato su smartphone può fornire una soluzione semplice e accessibile a quasi tutti i pazienti senza costi aggiuntivi o attrezzature speciali. I medici possono facilmente avviare conversazioni cliniche riguardo ai risultati del sonno con i pazienti e confrontarli con le loro esperienze personali.
Misurare il sonno da smartphone è utile per medici e pazienti
Lo studio dimostra che la durata del sonno, stimata tramite smartphone, si rivela un parametro prezioso nel processo di digital phenotyping. Tuttavia, è necessario continuare a validare e perfezionare l’uso degli smartphone per monitorare il sonno, affrontando le sfide legate alla privacy e all’accuratezza dei dati raccolti.
Gli smartphone potrebbero offrire un’opportunità per migliorare il monitoraggio del sonno e la gestione della salute mentale. Tuttavia, è fondamentale continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di metodologie valide e affidabili per sfruttare al meglio le potenzialità di questi dispositivi.
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