Dalle 11.00 fino alle 12 inoltrate i siti Web di mezzo mondo, da Amazon, al Corriere della Sera, fino al sito governativo del Regno Unito, risultavano down. Ma non solo, anche i nostrani HDblog, o giornali internazionali come Bloomberg News, New York Times e Financial Times.
Alcuni giornali italiani hanno subito ipotizzato un attacco hacker su larga scala, in realtà si tratta di un down generalizzato dovuto ad un crollo della CDN di Fastly, fornitore di servizi in cloud americano. Alcuni siti sono stati prontamente ripristinati, altri hanno subito continui down e disservizi. Intorno alle 12.44, ore italiane, Fastly ha individuato le cause del problema, senza però ancora rilevarle. Verso le 12.57 ha invece risolto le cause del disservizio.
Attraverso un Tweet, Fastly ha reso noto che il disservizio mondiale sia stato scatenato da una configurazione che ha causato interruzioni sui POP globali. L’azienda ha disabilitato tale configurazione, i siti stanno riprendendo al normale funzionamento.
Alcuni dei servizi che hanno subito un down:

Dal sito downdetector.it ecco una parte dei servizi che dalle 11.00 fino alle 12 inoltrate, sono diversi i servizi che hanno subito un down generalizzato. Mentre molti siti sembrano essere tornati online, alcuni siti come il New York Times, sembrano stiano soffrendo un po’ di più rispetto agli altri.
Ecco sotto una schermata apparsa spesso sui siti di mezzo mondo.
Identificate le cause da Fastly
Sempre secondo quanto riporta downdetector.it, sarebbe da ricondurre ad un disservizio di Fastly. Si parla di un crollo della CDN (Content Delivery Network) del fornitore di servizi in cloud della casa americana. Pochi minuti fa, alle 12.44 (ora italiana) l’azienda ha informato di aver trovato la causa del problema e sta lavorando per risolverla, senza rilasciare ulteriori informazioni a riguardo.

Dal sito del New York Times era visualizzabile il messaggio:

Error 503 Service Unavailable
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