Una ricerca di Trend Micro riporta come i responsabili aziendali facciano ancora fatica a comprendere l’importanza della sicurezza informatica, come abilitatore di business. Secondo quanto emerge dall’indagine, il 64% dei dirigenti con mansioni di decisione a livello aziendale, ha dichiarato di essere disposto ad aumentare gli investimenti nella cybersecurity già da quest’anno. Ma sono state rilevate delle criticità nella comprensione da parte del campione della relazione tra sicurezza informatica e altre parti dell’organizzazione.
Cosa pensano i decisori aziendali sulla sicurezza informatica
Un altro dato vuole che il 51% dei responsabili aziendali interpellati, afferma che la sicurezza informatica è un costo necessario, ma non contribuisce agli utili. Il 48% ritiene che il suo valore si limita alla prevenzione delle minacce e degli attacchi, mentre il 38% vede la sicurezza come una barriera, anziché un abilitatore di business. Nonostante questo l’81% del campione teme che la mancanza di una adeguata infrastruttura di sicurezza informatica, possa influire sulle capacità di fare business, mentre il 19% ammette che è già successo. Il 71% degli intervistati ha infatti rivelato che gli sono state poste domande relative alla propria sicurezza in fase di negoziazione con potenziali clienti, con il 78% che ha dichiarato essere domande sempre più frequenti. Nonostante clienti sempre più interessati a conoscere le risorse di cybersecurity delle aziende, solo il 57% dei responsabili aziendali percepisce una connessione forte tra sicurezza e acquisizione e soddisfazione del cliente.
Un altro campo in cui sussistono delle lacune importati nella comprensione da parte dei decisori di business, è quello relativo all’acquisizione di talenti, in particolare non è ben compresa l’interconnessione tra sicurezza informatica e resto dell’azienda. Il 71% degli interpellati ha affermato che la possibilità di lavorare in smartworking è diventato un fattore importante nel corso dell’acquisizione dei talenti. Nonostante questo, solo due quindi del campione comprende la connessione tra sicurezza informatica e permanenza dei dipendenti o attrazione dei talenti (42 e 43% rispettivamente).

La sicurezza informatica è un limite?
Nonostante gli intervistati riconoscano l’impatto della cybersecurity sull’esperienza dei dipendenti, l’83% ha affermato che le attuali policy hanno compromesso l’abilità dei dipendenti di svolgere le attività. Il 43% ha informato che le pratiche sicurezza fanno da freno alla possibilità di lavorare in smart working, infine il 54% ha riferito che le regole aziendali di sicurezza informatica limita la scelta del dispositivo o delle piattaforme.
“Questa ricerca mostra chiaramente come la strategia di cybersecurity adottata da un’azienda sia già oggi elemento di discussione nelle trattative con fornitori e potenziali clienti. Proprio questo aspetto deve indurre i responsabili aziendali ad adottare una visione della sicurezza meno stereotipata, che parta dalla presa di coscienza del ruolo fondamentale della cybersecurity nella crescita del business e nella capacità di attrarre talenti”. Ha dichiarato Matteo Arrigoni, Principal Sales Engineer Trend Micro Italia. “La cybersecurity non può essere vista come un costo necessario, lontano dalle logiche del business aziendale e riconoscendole esclusivamente il valore di limitare e prevenire gli attacchi e le minacce cyber. Adottare un approccio basato sul rischio cyber aiuta i responsabili a dare le giuste priorità evitando che venga investito denaro in soluzioni tecnologie di alto profilo che però spesso risultano non essere di aiuto al business, creando esclusivamente ulteriore pressione sui team interni che le devono gestire”.
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