Internxt Drive

Recensione Internxt Drive: il cloud al servizio della privacy

Tra i diversi prodotti per l’archiviazione in cloud dei documenti, dal 2020 è presente un nuovo player, Internxt, il quale ha sin da subito lanciato il servizio di archiviazione Internxt Drive. Gratuito per tutti nel piano da 2 GB, ci sono diverse altre opzioni, che partono dai 200 GB al prezzo mensile di 4,99 euro (che può scendere con la fatturazione annuale) sino ad un massimo di 10 TB, al costo di 29,99 euro al mese. Ma esistono anche piani da pagare in una volta sola per ottenere lo spazio scelto a vita.

L’interfaccia di Internxt Drive

Il servizio è disponibile da Web, ma esistono anche le applicazioni per desktop e mobile. L’interfaccia da desktop è molto intuitiva, pulita e semplice da utilizzare. Si può organizzare tutto in cartelle, in modo da separare ad esempio i file per il lavoro da quelli personali, inoltre si può cambiare l’aspetto dell’elenco dei file, in una organizzazione più simile ad un’esperienza desktop.

Le funzionalità

Una delle funzioni più interessanti di Internxt Drive è la possibilità di eseguire Backup attraverso l’applicazione desktop. Ed è questo uno dei motivi per cui l’azienda sottolinea molto la parte dedicata alla sicurezza. Ma allo stesso tempo, l’applicazione desktop non è intuitiva come lo spazio Web, ben più intuitivo e facile da utilizzare. Le parti che si apprezzano di più di questo spazio in Cloud, è la possibilità di organizzare, cercare, sfogliare e visualizzare, qualsiasi tipo di documento, dai PDF alle immagini. Inoltre supporta la possibilità di trascinare il materiale da una cartella ad un’altra, come se ci si muovesse in un ambiente desktop.

Quando si carica un file o una cartella è possibile condividerla con chi si vuole, copiarne il link o leggere i dettagli. Si può anche scaricare, rinominare, spostare o eliminare il contenuto o i contenuti. Molto apprezzabile la velocità in upload. In pochi minuti siamo riusciti a caricare ben 5 gigabyte di materiale. Per l’esattezza, siamo riusciti a caricare in 8 minuti 321 foto per un totale di 5,04 GB. Le foto inoltre possono essere sfogliate in due modalità, il classico elenco in cui è possibile vedere i dettagli, una piccola anteprima e il nome del file oppure in una grande anteprima, con il nome del file. Non di tutte le immagini però si possono vedere le anteprime, ad esempio quelle in formato Webp possono essere visualizzate a tutto schermo, ma non si vede l’anteprima. Quando si effettua l’upload il file viene reso sicuro tramite crittografia.

L’applicazione mobile e desktop sono da migliorare

Dal sito è possibile scaricare l’app desktop, ma è la parte meno gradevole dell’intero servizio. Lenta, poco intuitiva e nemmeno facilmente raggiungibile dalle finestre, è disponibile solo in inglese, francese o spagnolo. L’app gira lentamente, ed è un peccato, perché se fosse migliorata sarebbe davvero molto utile. Un’altra cosa non molto piacevole dell’app è che ogni tanto sparisce la finestra e non si riesce a recuperare a meno che non venga richiamata dall’icona in background. L’app insomma è davvero molto migliorabile e non se ne sente il bisogno: è tutto molto più comodo da gestire lato Web. Un’altra cosa che non è molto funzionale è il backup su app desktop. L’azienda ha affermato che arriverà “nei prossimi mesi” un prossimo update che permetterà dunque l’organizzazione del backup.

Conclusioni

Troviamo che Internxt Drive sia una soluzione molto interessante, in particolar modo per chi necessita di un tool raggiungibile in particolar modo da Web e che sia accessoriato. Le applicazioni mobili e desktop necessitano un sostanziale miglioramento, in particolar modo per la versione Desktop. Tuttavia il servizio è semplice, così come la user experience. Abbiamo gradito la parte relativa alla sicurezza e alla possibilità di acquistare un piano che consente l’utilizzo del proprio spazio per sempre, senza più impegni mensili. Forse molte aziende dovrebbero prendere esempio da Internxt.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.