Pochi giorni fa in India, negli stabilimenti dell’azienda Wistron, principale assemblatore al mondo e originaria di Taiwan e dove si producono gli iPhone SE 2020, hanno avuto luogo delle proteste e rivolte dei lavoratori riconducibili alla mancato rispetto degli accordi salariali tra Wistron e i dipendenti. I disordini hanno portato ad auto rovesciate, uffici ribaltati e 100 dipendenti di circa 2.000 fermati dalle autorità.
Apple, che si è detta subito disponibile a collaborare con le autorità per far luce sulla vicenda, ha anche avviato un’indagine interna, per capire se effettivamente Wistron sia venuta meno agli accodi con i dipendenti. I danni stimati si aggirano intorno ad una cifra che parte dai 3,5 ai 7 milioni di dollari, importo ben inferiore rispetto ai circa 56 milioni che si sono prospettati negli ultimi giorni.
Wistron intanto ha denunciato ben 5.000 dipendenti, molti di più rispetto a quelli che hanno preso parte agli scontri, e anche verso 2.000 ignoti, senza commentare in alcun modo la vicenda che la coinvolge direttamente.
Karnataka: #Violence at iPhone production plant run by Taiwan-based #Wistron Corp at Narasapura (in Kolar district) near #Bengaluru.
— TOI Bengaluru (@TOIBengaluru) December 12, 2020
Employees allege they have not been paid properly. pic.twitter.com/GKbeFeyRKc
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