Che il mercato degli smartphone stia andando piuttosto male è risaputo. Gli analisti hanno più volte riferito che le aspettative riguardo all’anno in corso non siano delle migliori. La guerra in Ucraina, la crisi dei chip (che sembra sia in via di risoluzione), il Covid e i conseguenti lockdown in Cina, stanno mettendo a dura prova i produttori di tutto il mondo. Addirittura Samsung ed Apple hanno pensato di diminuire la produzione (e le spedizioni), con la casa sudcoreana con diversi milioni di smartphone fermi in stock per mancanza di domanda. Ma a farne le spese è anche Xiaomi.
Gli ultimi dati analizzati da Counterpoint e condivisi il 23 agosto 2022 che interessano Xiaomi, hanno illustrato l’impatto negativo sui dati finanziari di Xiaomi in seguito alla flessione del mercato globale, relativo al secondo trimestre del 2022. I ricavi dell’azienda sono diminuiti del 20,1% su base annua, per un totale di 10,3 miliardi di dollari, durante il secondo trimestre del 2022. Il calo è dovuto alla diminuzione di smartphone venduti, scesa del 28,5%, con un ricavo di 6,2 miliardi di dollari. Le spedizioni sono calate del 25% nel corso dell’ultimo trimestre.
Xiaomi ha dovuto anche fare i conti con le performance delle spedizioni di Samsung all’estero e HONOR in Cina. Inoltre i problemi di inventario dell’azienda sono tuttora in essere, per via dell’inflazione globale e della recessione macroeconomica. In Cina la crescita di HONOR ha colpito l’azienda, che è scivolata in patria al quarto posto in termini di spedizioni.
Il calo del secondo trimestre prosegue dopo una diminuzione avvenuta già nel primo trimestre del 2022. Il calo delle entrate di Xiaomi è stato allora del 4,6% su base annua e del 14,3% su base trimestrale. Ciò è dovuto al calo delle vendite di smartphone a livello globale, che nel primo trimestre era dell’11,1% su base annua. Nei primi mesi di quest’anno, le spedizioni del produttore cinese avevano raggiunto il punto più basso dal terzo trimestre del 2020.
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