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Il mercato degli smartphone continua a crollare: -9% nel Q2

Le stime degli analisti circa il mercato degli smartphone già all’inizio dell’anno non erano proprio rosee, a dispetto di un dato delle prime settimane del 2022, il quale registrava un’impennata che non si vedeva dal 2017. Breve parentesi a parte, le stime di Counterpoint hanno calcolato un calo del 7% su base annua e del 12% su base trimestrale, nel primo trimestre del 2022. Ora, secondo Canalys, nel secondo trimestre si è registrato un calo anno su anno del 9%.

Guerra in Russia, inflazione, crisi dei chip, continui lockdown in Cina: sono tutte cause che secondo gli analisti porteranno a 1,36 miliardi di smartphone spediti in meno. Un calo della domanda che ha portato Samsung ed Apple all’idea di produrre meno smartphone. Samsung inoltre avrebbe in stock milioni di smartphone della serie A rimasti invenduti, mentre Apple, per via dei lockdown in Cina, aveva preventivato tempo fa una perdita approssimabile intorno agli 8 miliardi di dollari. Tuttavia i due primi della classe continuano a spartirsi e avvicendarsi nelle prime due posizioni a livello globale. Samsung nonostante le voci sulla serie A, raggiunge il primo posto con una quota di mercato del 21%, seguita da Apple, forte della domanda di iPhone 13. Seguono Xiaomi, OPPO e vivo, che vanno forte in patria, ma hanno subito importanti ribassi, conquistando il 14%, il 10% e il 9% delle quote di mercato.

Secondo Runar Bjørhovde, analista di ricerca di Canalys, i fornitori hanno dovuto rivedere le strategie per il 2022 nel corso del secondo trimestre perché le prospettive per il mercato degli smartphone sono ora più caute. Le difficoltà economica, la domanda debole e l’accumulo di scorte, le cause. Il calo della domanda sta portando preoccupazione per l’intera catena di approvvigionamento, anche se le forniture dei componenti e la pressione sui costi si stanno attenuando. Rimangono però preoccupazioni all’interno della logistica e della produzione, secondo Toby Zhu, analista presso Canalys. Le motivazioni si basano anche sull’inasprimento delle leggi sull’importazione da parte di alcuni mercati emergenti e le procedure doganali che ritardano le spedizioni. Secondo lo studio di ricerca, i brand potrebbero attivare promozioni prima dei nuovi lanci nel corso delle festività natalizie, ma i consumatori quest’anno stanno soffrendo l’inflazione.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.