Google regala soldi. Per sbaglio.

Negli ultimi giorni, diversi utenti di Google Pay hanno notato qualcosa di strano nei loro saldi: alcuni di loro hanno ricevuto pagamenti gratuiti da Google. La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social media e dei forum, suscitando interesse e curiosità.

Google ancora nel caos: regalo ad utenti fino a 1.000 dollari

Tra questi utenti c’è il giornalista freelance Mishaal Rahman, che ha ricevuto 46 dollari con una nota che specificava che il pagamento era destinato a “testare l’esperienza di Google Pay Remittance attraverso il dogfooding”. Il termine “dogfooding” deriva dall’espressione inglese “eating your own dog food” e indica una pratica comune tra le aziende tecnologiche, che consiste nel far provare ai propri dipendenti nuove funzionalità o prodotti in fase di sviluppo prima del lancio ufficiale sul mercato. In questo caso, il denaro inviato avrebbe dovuto riguardare solo i dipendenti di Google. Tuttavia, sono stati molti gli utenti a ricevere pagamenti non previsti. Su Reddit, ad esempio, si sono moltiplicati i post di persone che affermavano di aver ricevuto somme di denaro che variavano da pochi dollari a diverse centinaia. Un utente ha addirittura segnalato di aver ricevuto oltre 1.000 dollari.

Di fronte a questa situazione, Google ha inviato un messaggio ufficiale in cui spiegava che si era verificato un errore e che il denaro depositato involontariamente negli account degli utenti sarebbe stato, laddove possibile, annullato. Tuttavia, la società ha anche precisato che, se non fosse stato possibile annullare il credito, gli utenti avrebbero potuto tenere il denaro senza ulteriori conseguenze.

Il messaggio ricevuto da un utente su Reddit

Google, che succede?

Al momento, non è chiaro se l’incidente sia stato causato da un bug nell’applicazione o da un errore umano. In ogni caso, se sei tra gli utenti che hanno ricevuto un pagamento inaspettato, controlla il tuo saldo e verifica se il denaro è ancora disponibile. Se è così, Google ha confermato che puoi spenderlo o trasferirlo senza problemi. Solo l’ultimo caso di un momento di confusione da cui Big G sembra non riprendersi. Dopo il passo falso di Bard e con Microsoft alle calcagna, questo nuovo episodio mostra il momento di difficoltà dell’azienda di Mountain View.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.