Google ha concordato la risoluzione di una causa in cui si sosteneva che l’azienda avesse segretamente monitorato l’uso di internet di milioni di persone che credevano di navigare in modo privato. La causa era stata avviata presso il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti a Oakland, California, sotto la giurisdizione della giudice Yvonne Gonzalez Rogers. La Rogers ha sospeso il processo, previsto per il 5 febbraio 2024, giovedì scorso, a seguito della dichiarazione dei legali di Google e dei consumatori riguardo al raggiungimento di un accordo preliminare. I termini dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma gli avvocati hanno affermato di essersi accordati su un foglio di termini vincolante attraverso la mediazione e si aspettano di presentare un accordo formale per l’approvazione del tribunale entro il 24 febbraio 2024.
I querelanti hanno accusato Google di utilizzare Analytics, cookie e applicazioni per tracciare le loro attività online, anche quando impostavano il browser Chrome di Google in modalità “Incognito” e altri browser in modalità di navigazione “privata”. Questo, secondo loro, ha trasformato Google in un “tesoro incontrollabile di informazioni“, permettendo all’azienda di apprendere dettagli sui loro amici, hobby, cibi preferiti, abitudini di acquisto e ricerche online potenzialmente imbarazzanti.
Nell’agosto scorso, la giudice Rogers ha respinto il tentativo di Google di far archiviare la causa. Ha affermato che rimaneva una questione aperta se Google avesse fatto una promessa legalmente vincolante di non raccogliere dati degli utenti durante la navigazione in modalità privata. La giudice ha citato la politica sulla privacy di Google e altre dichiarazioni dell’azienda che suggerivano limiti sulle informazioni che potrebbero essere raccolte. Avviata nel 2020, la causa copriva “milioni” di utenti di Google dal 1 giugno 2016 e chiedeva almeno 5.000 dollari di risarcimento per utente per violazioni delle leggi federali sulla intercettazione e sulla privacy della California.
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