Garante, OpenAI ha tempo fino al 30 aprile

Prosegue la telenovela che contrappone l’Autorità italiana per la protezione della privacy e OpenAI. Dopo lo stop, la riunione e i due giorni di tempo per analizzare quanto emerso dall’incontro, in giornata il Garante della Privacy ha comunicato di aver concesso tempo fino al 30 aprile ad OpenAI per conformarsi alle prescrizioni in materia di informativa, diritti degli interessati, utenti e non utenti, e base giuridica del trattamento dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi con i dati degli utenti. Se OpenAI rispetterà tali requisiti, il provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani sarà sospeso e ChatGPT potrà tornare accessibile dall’Italia. Anche se resta comunque accessibile da VPN.

Entro il termine stabilito, OpenAI dovrà adottare una serie di misure concrete riguardanti l’informativa, la base giuridica del trattamento dei dati personali, l’esercizio dei diritti degli interessati e la tutela dei minori. Tra queste misure, vi è l’implementazione di un sistema di age verification per escludere l’accesso agli utenti di età inferiore ai 13 anni e ai minorenni senza il consenso dei genitori.

Infine, entro il 15 maggio, in collaborazione con il Garante, OpenAI dovrà promuovere una campagna di informazione su vari mezzi di comunicazione per informare le persone sull’uso dei loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi. L’Authority continuerà a monitorare eventuali violazioni delle norme vigenti da parte di OpenAI e adottare ulteriori misure se necessario.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.