Come funziona ALEXA in HOTEL

Verso la fine di febbraio Amazon ha annunciato la disponibilità di Alexa presso alcuni hotel italiani. Diversi i vantaggi, per l’utente, ma anche per le reception. Gli ospiti italiani e stranieri degli alberghi potranno contare su un concierge virtuale per sentirsi a casa anche quando in viaggio si alloggia in strutture alberghiere. Inoltre la soluzione potrà snellire le richieste ripetitive, come ad esempio la comunicazione di dati come la password del WiFi, o gli orari di palestra e ristoranti, o ancora la segnalazione di manutenzioni da apportare e così via, senza ledere la privacy degli ospiti. Ma come funziona Alexa in hotel?

alexa in hotel

Il servizio

Il servizio è stato battezzato Alexa Smart Properties for Hospitality, ed è già disponibile in Francia e Regno Unito. In Italia per il momento è disponibile presso il TH Roma Carpegna Palace Hotel e prossimamente approderà anche al Parc Hotel di Peschiera del Garda, mentre il gruppo So.GES porterà l’esperienza del concierge virtuale anche al Borgo di Cortefreda a Firenze e infine al Continental Terme Hotel di Montegrotto (Padova).

Come si usa Alexa in hotel?

Gli ospiti degli alberghi nel corso del soggiorno troveranno nelle camere dispositivi Echo. In questo modo potranno interpellare Alexa per riprodurre musica, ricevere informazioni sul meteo e persino fare il checkout. Non solo, potranno ottenere la password del WiFi, scoprire gli orari del ristorante, del bar o della palestra. Ma anche gestire i comandi smart di luci, termostati e tende delle camere, o segnalare malfunzionamenti o problemi di manutenzione, semplicemente con l’utilizzo della voce.

La privacy prima di tutto

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  • Alexa, non funziona l’aria condizionata
  • Alexa, a che ora apre il ristorante?
  • Alexa, com’è il traffico per l’aeroporto di Fiumicino?
  • Alexa, qual è la password del Wi-fi?

Alcuni esempi di interazione:

Come normale che sia per i dispositivi Echo, è possibile disattivare il microfono. Inoltre gli ospiti non dovranno collegare necessariamente il proprio account al dispositivo, inoltre le conversazioni non saranno registrate o salvate.


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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.