Solo pochi giorni dopo aver dichiarato che per un periodo di tempo le iscrizioni a ChatGPT Plus sarebbero state limitate, perché le risorse erano ormai sature, Sam Altman è stato licenziato dal CDA di OpenAI. L’annuncio direttamente sul blog ufficiale della compagnia. Al suo posto, Mira Murati, già CTO di OpenAI, ora CEO ad Interim con effetto immediato. Il motivo? “Il consiglio non ha più fiducia nella sua capacità di continuare a guidare OpenAI“.
Mira Murati prende il posto di Sam Altman
Murati, membro “fondamentale” della leadership dell’azienda di questo ultimo lustro, ha svolto un ruolo cruciale nell’evoluzione della compagnia che ha rivoluzionato il campo dell’Intelligenza Artificiale. La sua esperienza, si legge nel comunicato, la posiziona tra i candidati ideali per il nuovo ruolo, ottenendo la fiducia da parte del CDA, frattanto che è stata avviata la ricerca di un CEO permanente.
La decisione è arrivata in seguito ad un processo di revisione del consiglio, in quanto Sam Altman non sarebbe stato “costantemente sincero” nelle sue comunicazioni con il consiglio stesso, stando a quanto appreso dal comunicato rilasciato da OpenAI. Altman, nominato nel 2023 tra le 100 persone più influenti al mondo, è stato considerato colpevole di influenzare la capacità del CDA di governare in modo efficace. Nonostante il ruolo determinante dell’ormai ex CEO dell’azienda per la stessa crescita, la sua uscita è stata necessaria per una nuova leadership, per proseguire il futuro di OpenAI, nel pieno rispetto del suo Statuto.
A lasciare anche Greg Brockman, Presidente del Consiglio di Amministrazione, pur non abbandonando definitivamente OpenAI. Il consiglio è attualmente composto dal CEO di Quora Adam D’Angelo, l’imprenditrice Tasha McCauley e Helen Toner del Georgetown Center for Security and Emerging Technology, insieme allo scienziato capo di OpenAI Ilya Sutskever. Pronta la dichiarazione anche di Satya Nadella, CEO di Microsoft: “Come [avete] visto a Microsoft Ignite questa settimana, stiamo continuando a innovare rapidamente per questa era dell’intelligenza artificiale, con oltre 100 annunci sull’intero stack tecnologico, dai sistemi, modelli e strumenti di intelligenza artificiale in Azure a Copilot. La cosa più importante è che ci impegniamo a fornire tutto questo ai nostri clienti, costruendo al contempo il futuro. Abbiamo un accordo a lungo termine con OpenAI con pieno accesso a tutto ciò di cui abbiamo bisogno per realizzare la nostra agenda di innovazione e un’entusiasmante roadmap di prodotto; e rimaniamo impegnati nella nostra partnership, nei confronti di Mira e del team. Insieme continueremo a offrire al mondo i vantaggi significativi di questa tecnologia“.
Quali sono i motivi del licenziamento?
Non sono chiari al momento i motivi per cui è mancata la fiducia al punto da far decidere al CDA di OpenAI di allontanare uno dei suoi cofondatori. Il trentottenne statunitense, imprenditore di un certo successo sin da giovanissimo, pochi giorni addietro aveva pubblicato un tweet, in cui comunicava la momentanea sospensione degli abbonamenti a ChatGPT Plus, in quanto le capacità erano state superate. Il tempismo con cui è arrivata la notizia può ricondurre che il passo falso dell’ex CEO sia questa comunicazione. Ma sarà davvero così?
Le reazioni dei diretti interessati
Di certo, la mossa dell’azienda farà discutere e a lungo e ha già creato un quantitativo di tweet a riguardo che continuerà per giorni. Il blog di Sam Altman è fermo ormai da più di un anno. Poche ore dopo l’annuncio, però, ha preso la parola sul suo profilo X il diretto interessato, ma poche le informazioni rilasciate dall’imprenditore: “Ho adorato il tempo trascorso da OpenAI. E’ stato trasformativo per me personalmente e, spero, un po’ per il mondo. soprattutto mi è piaciuto lavorare con persone così talentuose. avrà altro da dire su ciò che verrà dopo“. Ancora un po’ di attesa dunque per scoprire come si reinventerà l’ex numero 1 di OpenAI.
Altri tweet sono arrivati ore dopo. “Vi amo tutti. oggi è stata un’esperienza strana in molti sensi. ma una cosa inaspettata è che è stato un po’ come leggere il tuo elogio funebre mentre eri ancora vivo. l’effusione dell’amore è fantastica. una conclusione: vai a dire ai tuoi amici quanto pensi che siano bravi“. E ancora: “Se comincio a perdere terreno, il consiglio di amministrazione di OpenAI dovrebbe perseguitarmi per l’intero valore delle mie azioni“.
La ricostruzione di Greg Brockman
Non si è fatto attendere nemmeno un altro dei silurati (che ha pur conservato un ruolo in azienda, Greg Brockman, che con un tweet ha dichiarato: “Sam e io siamo scioccati e rattristati da ciò che il consiglio ha fatto oggi. Diciamo innanzitutto grazie a tutte le persone incredibili con cui abbiamo lavorato in OpenAI, ai nostri clienti, ai nostri investitori e a tutti coloro che ci hanno contattato. Anche noi stiamo ancora cercando di capire esattamente cosa sia successo. Ecco cosa sappiamo: – Ieri sera, Sam ha ricevuto un messaggio da Ilya [Sutskever, nda] che gli chiedeva di parlare venerdì a mezzogiorno. Sam si è unito a un Google Meet e l’intero consiglio, tranne Greg, era presente. Ilya ha detto a Sam che sarebbe stato licenziato e che la notizia sarebbe stata diffusa molto presto. – Alle 12:19, Greg ha ricevuto un messaggio da Ilya che gli chiedeva una chiamata veloce. Alle 12:23 Ilya ha inviato un collegamento a Google Meet. A Greg fu detto che sarebbe stato rimosso dal consiglio (ma era vitale per l’azienda e avrebbe mantenuto il suo ruolo) e che Sam era stato licenziato. Più o meno nello stesso periodo, OpenAI ha pubblicato un post sul blog. – Per quanto ne sappiamo, la direzione ne è venuta a conoscenza poco dopo, a parte Mira che lo ha scoperto la sera prima. L’ondata di sostegno è stata davvero piacevole; grazie, ma per favore non perdere tempo a preoccuparti. Staremo bene. Cose più grandi in arrivo”. Solo quattro mesi fa, Sam Altman aveva annunciato il suo nuovo progetto, Worldcoin, che come suggerisce il nome, prevede le criptovalute. Sarà questo il futuro di uno degli uomini più discussi degli ultimi anni?
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