Calo nell’Utilizzo delle Piattaforme di Streaming in Italia

In Italia, la crescente diversificazione dell’offerta di contenuti e le nuove modalità di fruizione post-pandemia stanno portando a un cambiamento nei comportamenti di consumo dei servizi di streaming video a pagamento. Secondo il “Digital Consumer Trends Survey 2023” di Deloitte, focalizzato sul panorama televisivo tradizionale, smart e dei servizi streaming in Italia, si registra una leggera contrazione nell’utilizzo di tali servizi, con un calo del 3% rispetto all’anno precedente. Nonostante il 68% degli adulti italiani abbia accesso a una delle principali piattaforme di streaming, il tasso di nuovi abbonati è in diminuzione, passando dal 21% nel 2021 al 16% nel 2023. A influenzare questa tendenza sono principalmente i costi associati agli abbonamenti, tanto che un quarto dei consumatori italiani condivide le spese con altre persone.

Trend Giovani e Smart TV

Il report evidenzia come l’accesso ai servizi di streaming sia maggiormente diffuso tra le fasce più giovani della popolazione, con l’89% degli utenti tra i 18 e i 24 anni che utilizzano questi servizi, a fronte del 49% degli utenti tra i 65 e i 75 anni. D’altro canto, il settore delle smart TV sta conoscendo una crescita costante, con un incremento del 24% negli ultimi 5 anni. Francesca Tagliapietra, Technology, Media & Telecommunications Leader di Deloitte Italia, commenta: “La pandemia ha determinato un boom nell’utilizzo delle piattaforme di streaming online. Ora assistiamo a un consolidamento del mercato, con le piattaforme che limitano la condivisione degli account e rivedono le proprie politiche di prezzo“. Il report sottolinea inoltre la crescente popolarità dei servizi di streaming video gratuiti e la persistenza di un solido interesse per i servizi di Pay TV e di sport broadcast, che arricchiscono l’offerta complessiva di contenuti video.

In Italia, circa il 29% degli account sulle tre principali piattaforme di streaming è condiviso. Di fronte a restrizioni sulla condivisione degli account, molti utenti preferirebbero opzioni che non aumentino il costo dell’abbonamento, accettando eventualmente la presenza di contenuti pubblicitari. Il 40% degli utenti di servizi a pagamento sarebbe disposto a considerare tale proposta, mentre il 22% valuterebbe di sottoscrivere un secondo account a prezzo pieno. Questi dati evidenziano una fase di transizione nel consumo dei contenuti digitali in Italia, con gli utenti che cercano un equilibrio tra costo e accesso ai contenuti, e le piattaforme di streaming che esplorano nuove strategie di monetizzazione per adattarsi a un mercato in evoluzione.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.