BNPL, Buy Now Pay Later sempre più usato: cos’è e come funziona

Le vacanze di Natale e la relativa corsa ai regali sono ormai storia, mentre l’arrivo dei saldi è cosa di ore. Neanche il tempo di aver messo mano al portafogli, anzi, alla carta di credito, per molti è già ora di rinnovare il guardaroba e tornare far girare l’economia. Negli ultimi anni per pagare si è sempre più utilizzato un servizio BNPL ovvero Buy Now Pay Later, un po’ in tutto il globo. Il servizio è diventato popolare nel corso della pandemia, a causa dell’aumento degli acquisti e la difficoltà economica dei consumatori a provvedere ai pagamenti. Il primo sistema di pagamento ad integrare questa modalità e Klarna, fintech svedese che nasce nel 2005, ma che ha avuto una crescente popolarità proprio nel biennio 2019-2020.

Come lavorano e come guadagnano le società BNPL

Tali servizi sono delle alternative alle carte di credito o altri metodi di pagamento tradizionali. Il loro scopo è offrire pagamenti convenienti e flessibili, attraverso sistemi di pagamento come PayPal o Klarna, tanto per citarne alcuni. Gli acquirenti possono così acquistare con pagamenti posticipati oppure rateizzare l’acquisto senza interessi o con minime commissioni. Una soluzione più comoda per i più giovani che non hanno magari accesso immediato a quantità di denaro sufficienti ad acquistare un determinato bene. A differenza delle carte di credito, BNPL non prevede dunque una fee al prezzo di acquisto. I commercianti sostengono sì la spesa, ma sono incentivati ad accettare la soluzione perché potrebbero vedere una vendita laddove non sarebbe stata altrimenti possibile. Il cliente inoltre non potrà essere inadempiente o provare a frodare il commerciante, perché il BNPL garantisce che il pagamento avvenga in anticipo.

La redditività è permessa grazie ai commercianti, che concordano una commissione di transazione compresa tra il 2% e l’8% del costo di vendita con il sistema di pagamento. Inoltre, qualora i pagamenti non fossero puntuali, si aggiungerebbero ulteriori costi che andrebbero ad aumentare gli introiti. Le società trovano comunque un metodo per tutelarsi dai mancati pagamenti, attraverso un controllo soft del credito dei potenziali nuovi clienti. Il check non lascia traccia sul rapporto di credito di una persona, viene inoltre utilizzato solo per assicurarsi che il cliente non abbia debiti elevati o fallimenti alle spalle.

L’utente tipo

Secondo Statista Consumer Insights, quasi la metà degli adulti statunitensi ha utilizzato in passato i servizi Acquista ora, paga dopo, mentre circa il 40% non lo ha mai fatto, ma non esclude di poterlo fare in futuro. Osservando il comportamento degli acquirenti americani, è lecito pensare che usufruire dei servizi BNPL è un modo per evitare costi aggiuntivi. Il 21% degli intervistati ha pagato invece l’intero importo in un secondo momento o ha pagato a rate senza commissioni o interessi aggiuntivi. Il pagamento a rate con spese aggiuntive è meno popolare, con un totale del 13% dei partecipanti al sondaggio.

Sempre la compagnia lo scorso marzo ha riferito che negli USA il 56% dei Millennials (ovvero i nati tra il 1980 e il 1994) afferma di aver utilizzato BNPL in diverse occasioni, con PayPal il sistema più utilizzato, seguito da Afterpay e Klarna. In confronto, solo il 36% della generazione X (nati tra il 1965 e il 1979) e il 49% della generazione Z (nati dopo il 1995) hanno dichiarato di aver utilizzato tali servizi. La partecipazione è stata più bassa tra i Baby Boomer (nati tra il 1946 e il 1964), pari ad appena il 26%. Mentre alcuni piani di pagamento con scadenze standard sono generalmente senza interessi quando si utilizza BNPL, posticipare i pagamenti può comportare costi aggiuntivi . In questo caso, il 14% dei Millennial intervistati ha affermato che ciò è accaduto loro negli ultimi 12 mesi. Questo dato è paragonato all’11% della Gen Z, all’8% della Gen X e al 5% dei Baby Boomer.

Infografica: come gli americani traggono vantaggio dal principio "Compra ora, paga dopo" |  Statista

Gli analisti hanno stimato che per via dei debiti delle carte di credito e i livelli record di consumatori che faticano nei pagamenti con carta di credito, anche tra i più giovani, i servizi di “acquista ora, paga dopo” potrebbero aver registrato nel corso delle festività natalizie (dal 1° novembre al 31 dicembre) livelli record. Gli analisti di Adobe Analytics hanno previsto una possibilità che la spesa BNPL potrebbe aver sfiorato i 17 miliardi di dollari. Ovvero un aumento del 17% rispetto allo scorso anno, così come la spesa online è probabile che sia in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo precedente. Una dimostrazione della crescente importanza del servizio Buy Now Pay Later in tempi di inflazione elevata e tassi di interesse alle stelle.

Infografica: Millennials - La generazione "Compra ora, paga dopo" |  Statista

Quali sono i servizi BNPL in Europa

  1. Klarna: la società svedese è uno dei nomi più importanti tra i i BNPL a livello mondiale, compresa l’Europa.
  2. PayPal: PayPal offre il servizio “Pay in 4” in alcuni paesi europei.
  3. Laybuy: Società della Nuova Zelanda, offre i suoi servizi anche in Europa.
  4. Clearpay: Ramo britannico di Afterpay, una società australiana BNPL.
  5. Openpay: Attiva nel Regno Unito.
  6. Zip: Società australiana, conosciuta come Quadpay negli Stati Uniti e Regno Unito
  7. Splitit: Società globale che consente ai clienti di utilizzare il credito esistente per distribuire i pagamenti nel tempo.
  8. Viabill: Azienda danese, fornisce servizi BNPL in diversi paesi europei.
  9. Scalapay: Servizio italiano di BNPL che opera in diversi paesi d’Europa.

Acquista ora, paga dopo è diventato sempre più mainstream e renderà più semplice per gli acquirenti premere il pulsante Acquista, soprattutto sui dispositivi mobili dove verrà effettuata oltre la metà della spesa online”, ha affermato Patrick Brown, vicepresidente del growth marketing di Adobe. Secondo Statista Consumer Insights , i giovani americani sono particolarmente propensi a utilizzare i servizi BNPL, con pagamenti ritardati e rate senza interessi.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.