AI: aziende italiane puntano su innovazione ma trascurano rischi

Circa il 94% delle aziende italiane ritiene che l’Intelligenza Artificiale (AI) sarà fondamentale per rimanere competitive nei prossimi anni, ma la gestione dei rischi legati all’uso di questa tecnologia e il rispetto dei principi etici sembrano ancora sottovalutati. Queste le principali conclusioni della Trustworthy AI Survey, realizzata da Deloitte in collaborazione con ABI Lab e SIpEIA, con l’obiettivo di esaminare il grado di maturità e diffusione dell’AI nelle aziende italiane.

I risultati dello studio

Il 40% delle imprese italiane ha già implementato soluzioni basate sull’AI, mentre il 23% è in fase di sperimentazione. Le ragioni principali di questo interesse sono la riduzione dei costi (34%), il miglioramento dei processi decisionali (33%) e l’ottimizzazione dei prodotti e servizi esistenti (27%). Tra le tecnologie più utilizzate, spiccano l’Intelligent Data Processing, i chatbot e gli assistenti virtuali, e il Natural Language Processing. Tuttavia, la gestione dei rischi correlati all’Intelligenza Artificiale, non sembra essere una priorità per le aziende italiane. Solo il 12% di esse ha integrato un modello di Risk Management e solo il 19% ha definito processi per valutare la conformità dell’AI rispetto alle normative. Inoltre, la presenza di processi e metodologie per garantire il rispetto dei principi etici appare disomogenea, con investimenti principalmente nella privacy (58%), la sicurezza (52%) e la robustezza dei sistemi (27%), ma meno nella trasparenza (19%) e nella fairness (15%).

Secondo la ricerca, solo il 17% delle aziende italiane può essere considerato virtuoso nell’utilizzo dell’AI, con l’implementazione di un elevato numero di soluzioni e con l’applicazione dei principi etici. La maggior parte delle aziende (59%) ha un basso numero di soluzioni AI in produzione e le utilizza da meno di un anno, senza aver definito processi per garantire equità e trasparenza. Il settore dei servizi finanziari risulta il più maturo nell’adozione dell’AI, con il 60% delle aziende che ha già definito una strategia di utilizzo. Le principali sfide per il futuro riguardano l’implementazione di una Data Strategy, l’applicazione dell’AI ai principali processi di business e lo sviluppo di competenze specifiche.

L’importanza dei controlli

Tommaso Stranieri, partner di Deloitte Italia, sottolinea l’importanza di adottare controlli e metodologie per la gestione del rischio e garantire una crescita equa e inclusiva delle imprese italiane che utilizzano l’AI. Le aziende che seguiranno questa direzione otterranno risultati migliori in termini di adozione, obiettivi di business, reputazione e accettazione da parte degli stakeholder.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.